Urgnano

Folla di bambini col tricolore al vento celebra il centenario del parco della Rimembranza

Una cerimonia toccante ha visto la messa a dimora di un albero cosparso di ceneri ed acqua in memoria dei Caduti e la scoopertura di un cippo

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Una giornata che resterà indelebile nella memoria collettiva quella di oggi, 11 novembre, a Urgnano. Una folla di bambini ha salutato con il tricolore al vento l'inaugurazione del cippo per il centenario del parco della Rimbembranza.

Centenario del parco della Rimembranza

L'Amministrazione comunale e le associazioni combattentistiche e d'Arma quest'anno hanno deciso di celebrare il IV Novembre in grande, con una tre giorni di festa, in occasione del centenario del Parco della Rimembranza, in cui ogni albero porta il nome di ciascuno dei 117 Caduti (poi se ne aggiunsero altri 15) della Prima Guerra Mondiale, più altri cinque militari periti nelle guerre precedenti. Per questo sono stati posticipati i festeggiamenti, cominciati giovedì 9 novembre con il concerto della Fanfara Alpina Congedati Brigata Orobica al cineteatro Cagnola, durante il quale ha avuto luogo anche la presentazione di un libro sul parco che sarà distribuito in tutte le case dei cittadini. Nella sala d'Armi del castello venerdì 10 è stata poi allestita una mostra, sempre da parte delle associazioni d'Arma, che rimarrà aperta fino a oggi,  domenica 12, giorno in cui un corteo guidato dalle autorità ha celebrato la festa dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate. Sabato mattina invece, 11 novembre, centinaia di bambini accompagnati dalle loro insegnanti e dal parroco don Stefano Bonazzi, hanno raggiunto il parco della Rimembranza al seguito della banda parrocchiale, dove ad attenderli c'era il sindaco Marco Gastoldi con assessori e consiglieri di maggioranza e minoranza, affiancato dalla collega del Consiglio comunale dei ragazzi Ginevra Avogadri, alunna delle medie, classe 2E. Un serpentone lunghissimo, che ha travolto tutti con  la sua allegria, tra sorrisi e sventolio di bandierine tricolore.

Cenere e acqua sulle radici di un nuovo albero

Tantissimi i labari schierati, anche di associazioni provenienti da tutto il territorio, e toccante il momento in cui nel parco è stato messo a dimora un nuovo albero, che si aggiunge a quelli già presenti, sopra i quali è stato posto il nome di ogni soldato perito nei conflitti non solo mondiali. Due bambini, Gabriel Fascia e Luca Priore, entrambi di 8 anni, insieme a due fratelli di Basella, Martin e Devid Carrara, di 13 e 9 anni, hanno raggiunto la pianta insieme ai rappresentanti delle associazioni, stringendo tra le mani urne con acqua e ceneri, poi versati sulle sue radici: le ceneri a simboleggiare i resti di un giovane soldato morto al fronte, e l'acqua quale fonte di vita che ne rinnova il ricordo. Un gesto che suggella la spirituale comunione tra i vivi e morti per la patria.

Le origini del luogo del ricordo

"La storia ci consegna che la proposta di creare Parchi o Viali della Rimembranza in tutti i centri abitati d'Italia per commemorare e onorare i caduti della Prima Guerra Mondiale fu avanzata nel lontano 1922, quattro anni dopo la conclusione del conflitto - ha spiegato il sindaco nel suo discorso - Il Ministero della Pubblica Istruzione inviò a tutti i regi provveditori agli studi una lettera circolare con la quale veniva richiesto di coinvolgere le scolaresche perché si facessero promotrici di una idea nobilissima e pietosa: quella di creare in ogni città, in ogni paese, in ogni borgata, la Strada o il Parco della Rimembranza. Per ogni caduto nella Grande Guerra, dovrà essere piantato un albero".

A Urgnano fu subito individuata l’area sulla quale far sorgere il parco e, dopo aver completato l’elenco dei Caduti, l’11 novembre 1923, si provvide all’inaugurazione: ognuna delle piante disposte su tre file per l’intera lunghezza dell’area prescelta venne dedicata ad un caduto (tre morti nella battaglia di Dogali nel 1887, un caduto nelle guerre d’Africa nel 1910 e ben 117 scomparsi nella Grande Guerra).

"Nel 2013, in occasione della posa del monumento commemorativo del 90esimo anniversario del Parco della Rimembranza - ha continuato Gastoldi - la consultazione dell’Albo d’Onore dei militari del Regio esercito morti o dispersi nella guerra 1915-18, redatto dal Ministero della Guerra nel 1930, ha reso possibile la scoperta di altri 15 nominativi di urgnanesi, di nascita o di adozione, morti durante quel conflitto e doverosamente inseriti nell’elenco aggiornato dei Caduti che compare sul monumento commemorativo, testimone ed emblema del centenario. Da allora, ogni IV Novembre, la nostra comunità ha commemorato, anno dopo anno, tutti quei giovani, ai quali, purtroppo, se ne aggiunsero molti altri nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Oggi celebriamo, in modo solenne e partecipato, il centesimo anniversario del "Parco della Rimembranza," un simbolo indelebile della memoria dei Caduti. Nel corso di questi 100 anni il parco ha svolto un ruolo straordinario, fungendo da luogo di ritrovo, di riflessione, commemorazione e relazione tra le generazioni, conservando il suo significato storico, testimone della resilienza e dello spirito comunitario".

Il suono di una campanella in memoria dei Caduti

Particolarmente commovente l'appello dei rappresentanti della associazioni d'Arma, che hanno ricordato uno ad uno i nomi dei militari defunti, accompagnato dal suono di una campanella, che ha fatto sentire a tutti più vicini a quegli sfortunati ragazzi periti sotto le armi. E non è mancata una riflessione del sindaco sui conflitti odierni e l'importanza di affidare a tutti i cittadini, in particolare ai giovani, la responsabilità di tramandare "con rispetto il ricordo e l'esempio lasciati da questi valorosi soldati che hanno combattuto per la libertà e la democrazia della nostra patria".

"Un caloroso ringraziamento va alle associazioni combattentistiche e d'Arma locali che hanno lavorato con cuore, dedizione e spirito di corpo nell’organizzare questa cerimonia - ha chiosato il primo cittadino - alle autorità civili, ai rappresentanti delle autorità militari provinciali e regionali presenti, alla parrocchia ed all'oratorio per il coinvolgimento dei ragazzi e delle ragazze della catechesi, ai rappresentanti dell’istituto Bartolomeo Colleoni di Urgnano, ai rappresentanti del Consiglio comunale dei ragazzi, ai consiglieri comunali, al corpo musicale parrocchiale e a tutti coloro che hanno contribuito all'organizzazione di queste significative celebrazioni".

Un ringraziamento è arrivato anche dai rappresentanti delle associazioni locali agli ospiti.

"Grazie all'Associazione Nazionale Alpin i nelle persone di Remo Facchinetti, vicepresidente vicario e presidente area 1 della sezione di Bergamo - hanno detto - a Nicola Greggia, consigliere della medesima sezione, e a Sergio Rizzini, responsabile dell'ospedale da campo ; grazie al presidente della sezione di Bergamo dei Granatieri Mario Franchioni; al presidente della Federazione Provinciale dell'Associazione Nazionale del Fante a Luciano Dehò;  al presidente provinciale dei Granatieri di Sardegna Roberto Colombi; al  presidente provinciale dell'Associazione Aeronautica maresciallo Bruno Saccone ".

Svelato un cippo commemorativo

A concludere l'intensa mattinata è stata la svelatura da parte di Gastoldi e Avogradri di un bellissimo cippo avvolto nel tricolore, che d'ora in poi troneggerà all'ingresso del parco: una stele con l'immagine della fondazione del parco nel 1923, a cui si affianca la sagoma raffigurante il simbolo di Urgnano, la rocca Albani. Applausi calorosi e poi la benedizione del parroco, prima delle foto di rito a immortalare una giornata indimenticabile.

 

 

 

 

 

 

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