Treviglio

E' nato il "Dolce di San Martino", la torta che incarna la trevigliesità

Verrà messo in vendita dall'11 novembre e lo si potrà trovare in sette pasticcerie della città

E' nato il "Dolce di San Martino", la torta che incarna la trevigliesità
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Verrà messo in vendita da domani, sabato, giorno di San Martino, il dolce che racchiude in se la trevigliesità. Che, proprio dal patrono, prende il nome.

Dolce di San Martino

A presentarlo ufficialmente il vicepresidente della Pro loco Stefano Cerea, coadiuvato dal presidente Giorgio Zordan, alla presenza di alcuni dei pasticceri che hanno aderito all’iniziativa e al presidente dei commercianti Gabriele Anghinoni. Un progetto del tutto simile a quello che aveva dato vita alla nascita del "Pane del Miracolo", prodotto dai panifici della città in occasione del 500esimo anniversario del pianto della Madonna delle Lacrime. Il "Dolce di San Martino" diventerà quindi la torta "tipica" della città. "Questo dolce ci riporta agli anni della Civiltà contadina ormai scomparsa - ha spiegato Cerea - una torta tanto semplice quanto buona, la cui preparazione si ispira a una vera ricetta dell’Ottocento. È fatta con ingredienti semplici e genuini, che i migliori pasticceri di Treviglio hanno reinterpretato riscoprendo in chiave dolce la farina gialla del mais di Castel Cerreto, macinata a pietra".

Stefano Cerea durante la presentazione del Dolce di San Martino

La sinergia tra sette pasticceri della città

Oltre a quest’ultimo ingrediente, all’interno ci sono farina di frumento (sempre di Castel Cerreto, coltivato in parte dai ragazzi della scuola agroalimentare), burro, zucchero muscovado, miele, tuorlo d'uovo, sale, lievito naturale, fichi secchi bagnati nella grappa e noci. "La ricetta è frutto di uno studio iniziato grazie alle informazioni fornite dal professor Massimo Montanari e dalla dottoressa Silvia Tropea - ha spiegato Stefano Cerea - Ed è emerso che alla base del dolce che veniva consumato dai nostri antenati del ‘700 c’era il mais di Castel Cerreto, conosciuto come “Pignoletto del Canavese”, che ancora oggi viene prodotto in frazione dall’azienda agricola Turani. Abbiamo quindi coinvolto sette pasticceri della città che, dopo sei mesi di incontri e campionature, hanno stabilito la ricetta definitiva".

Concorrenza con la "Turta de Treì"?

Un prodotto che si candida quindi a diventare il dolce tipico di Treviglio rubando la scena alla "Turta de Treì", nata una trentina di anni fa a seguito di un concorso tra i cittadini. "Direi che il Dolce di San Martino, per ricerca storica, ingredienti e sinergia incarna la vera trevigliesità. Un dolce semplice come semplice era la gente a quei tempi". Domani, sabato, la torta verrà messa in vendita al prezzo di 10 euro. La si potrà trovare da "Panarari" (via Col di Lana), "Paolo Riva" (viale De Gasperi), "Marelèt" (via Battisti), "Antico Forno" (via Sant’Agostino), "La Primula" (via Pontirolo), "Panificio Mirella" (via Mazzini) e "Panificio Ferrandi" (via dei Mille).
Nella stessa giornata, dalle 8.30 alle 18.30, sotto il portico del Comune e proprio accanto alla statua di San Martino, si potrà fare un assaggio grazie a un banchetto che verrà allestito dai volontari della Pro loco.

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