Fara Gera d'Adda - Badalasco

Dopo 27 anni padre Gianfranco Finardi è tornato nella Bassa

Padre Gianfranco Finardi, originario di Castel Rozzone e a lungo sacerdote in quel di Badalasco, è rientrato nella Bassa a dicembre.

Dopo 27 anni padre Gianfranco Finardi è tornato nella Bassa
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Padre Gianfranco Finardi è tornato nella Bassa: dopo 27 anni lontano da casa, lo storico ex sacerdote di Badalasco è rientrato a inizio dicembre a Treviglio, nella chiesa dei frati Monfortani, dove trascorrerà la pensione.

La vita di Padre Finardi

Classe 1944, originario di Castel Rozzone, il religioso ha compiuto 80 anni il 9 dicembre. A festeggiarlo i volontari del "Comitato tutela ambiente", da lui fondato negli anni in cui ha servito la comunità di Badalasco, tra il 1973 e il 1998. "È stato un piacere tornare a Badalasco e festeggiare il mio compleanno in questa bella compagnia" ha dichiarato dopo la cena con i volontari al bar "Primavera", durante la quale ha ricevuto in dono un berretto e uno scaldacollo in pile.

I volontari a cena con padre Finardi.

"Quando nel 1998 ho lasciato la Bassa, sono stato per 20 anni missionario nella selva amazzonica peruviana - ha raccontato - poi negli ultimi sette anni sono rientrato in Italia, a Reggio Calabria, e ho vissuto in una comunità di padri monfortani dove mi occupavo di giardinaggio ed ero alla guida di una chiesa gestita da suore che si prendevano cura di bambini semiabbandonati o con problemi. Purtroppo però è stata chiusa, così son ritornato qui in mezzo alla nebbia, e ora alloggio nella casa dei Monfortani a Treviglio, in zona ovest".

Contento di aver rivisto i volontari del Comitato, padre Finardi è stato da loro accolto con affetto ed entusiasmo.

Le parole di Francesco Casulli

"Chi di noi ha qualche anno in più certamente ricorda l'impegno di padre Finardi in paese, in tanti ambiti - l’ha omaggiato il presidente del comitato Francesco Casulli - Oltre ad aver fondato il nostro comitato infatti, padre Finardi ha giocato un ruolo chiave nello sviluppo del centro anziani di Badalasco e nella costituzione della cooperativa “Ulivo”. Come dimenticare, poi, le letture bibliche che conduceva nella propria abitazione. Siamo contenti di riaverlo tra noi, nella comunità a cui ha dato tanto e che non ha mai smesso di essergli riconoscente".

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