Don Daniele Rossi lascia Agnadello: "Insieme abbiamo scritto una bella storia"
Profonda commozione ieri per l'ultima messa celebrata dal parroco che ora guiderà San Bassano, Gombito, Santa Maria dei Sabbioni, San Latino, Cornaleto e Formigara.
Lacrime e commozione per l’addio di don Daniele Rossi, che dopo otto anni lascia la comunità di Agnadello per diventare parroco di San Bassano, Gombito, Santa Maria dei Sabbioni, San Latino, Cornaleto e Formigara. Una domenica che rimarrà nei cuori di tutti. Il sacerdote ha fatto il suo ingresso in chiesa in corteo, tra gli applausi dei fedeli riuniti, con in testa l’Amministrazione comunale, le associazioni.
Ciao don Daniele
A salutare il religioso a nome del Consiglio della Polisportiva San Giovanni Bosco, di cui il religioso era presidente, è stato Lorenzo Galbiati, che lo ha ringraziato "per aver sempre creduto nei valori dello sport all’interno del percorso educativo dell’oratorio e aver sempre incoraggiato e sostenuto la formazione di nuove squadre" ma anche "per aver dato fiducia nelle capacità e nell’entusiasmo di giovanissimi allenatori alla prima esperienza". Poi gli auguri: "Ripartire in una nuova comunità sarà un po’ come iniziare un nuovo campionato con nuovi compagni che saprai far diventare squadra".
"Otto anni di volti incontrati"
Anche il sacerdote era emozionato e nell’omelia ha avuto parole di grande affetto per i suoi parrocchiani, sciogliendosi in lacrime.
"Oggi siamo un po’ tristi ma questi otto sono stati anni di belli, felici dove ci sono state anche fatiche e difficoltà ma tutto è stato sempre vissuto con quella serenità di fede di base che io ho toccato con mano in tanti di voi - ha affermato - E non è scontato ma è frutto del cammino che abbiamo fatto insieme. Otto anni di volti incontrati, di esperienze vissute, di amicizie e delusioni a volte, ma anche di grandi soddisfazioni. Una comunità che ho amato, in cui ho costruito tante relazioni d’affetto e questa mattina le cose che mi avete detto ne sono una prova, forse siete stati troppo buoni. Con voi posso dire di avere scritto una bella storia".
Un caloroso applauso ha accompagnato l’ultima frase pronunciata con la voce rotta dalla commozione. Poi un grazie all’ex parroco don Mario Martinengo, al sindaco Stefano Samarati "per l’amicizia e la buona collaborazione", alle associazioni, ai "suoi" giovani, alla polisportiva, e il giusto orgoglio per l’attività di musical e teatro consolidatasi in questi anni.
Il grazie commosso della comunità
E il primo cittadino ha ricambiato pronunciando un sentito discorso, interrompendosi più volte anche lui, commosso.
"Grazie per l’immenso lavoro che fin dal giorno del tuo insediamento hai dedicato alle famiglie del nostro paese - ha affermato - un lavoro che ha raggiunto il suo scopo vista la presenza di oggi. Ancora grazie per l’enorme lavoro svolto con i ragazzi della nostra comunità, partendo dal Grest, che non ci sarebbe senza animatori e tu sei sempre riuscito a creare legami forti. Sei sempre stato attento alle dinamiche legate alla Polisportiva. Il 2020 è stato un anno durissimo per tutti, ricordo quando anche insieme a te abbiamo distribuito pacchi alimentari, medicine e mascherine e intensificato il servizio della spesa a domicilio. Purtroppo sono molte le persone che oggi non ci sono più e sarebbero state in prima fila per salutarti e ringraziarti. La comunità ha trovato in te non solo un sacerdote ma un vero amico".
All’altare si è avvicinata anche la consigliera Marcelina Bocanegra Diaz, che ha donato a don Daniele una cornice con la foto della chiesa di San Vittore scattata da Roberta Tassi. Prima della benedizione a conclusione del rito, sono arrivati anche i saluti del seminarista Andrea Bani.