Sanità

Dati negati, la Cgil replica ad Assembergs

Il sindacato: "Preoccupati per l'ospedale, calo del consenso e frustrazione del personale"

Dati negati, la Cgil replica ad Assembergs
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"Non è nascondendo i dati che si aiuta il Servizio Sanitario Nazionale a superare le difficoltà dovute alla pandemia". E’ arrivata a stretto giro, mercoledì, la replica di Orazio Amboni e Roberto Rossi, della Cgil, all’intervista al dg dell’Asst Bergamo Ovest Peter Assembergs. Un’intervista "ingiuriosa", spiega il sindacato in una nota, rincarando la dose poi proprio nei confronti della Direzione accusata di voler nascondere i reali numeri sul funzionamento dell’ospedale trevigliese. Numeri che, precisa la Cgil, non sono stati diffusi da Regione Lombardia negli ultimi due anni a causa della pandemia, ma che dovrebbero essere sempre e comunque pubblici, a prescindere dalle ricadute industriali delle Aziende sociosanitarie nella "guerra" con il settore privato.

Vogliamo sapere com'è stata affrontata l'epidemia

"La richiesta della Cgil era motivata proprio dall’esigenza di conoscere come è stata affrontata dal Servizio Sanitario Regionale l’epidemia nel nostro territorio che è stato, come purtroppo è noto, uno dei più colpiti e motivata altresì dall’esigenza di individuare le criticità emerse, al fine di migliorare l’efficacia delle risposte, nell’interesse dei cittadini e degli operatori - spiegano Rossi e Amboni - Purtroppo l’intervista del Direttore alimenta toni polemici riferendo informazioni non vere e talora calunniose, delle quali dovrà rispondere nelle opportune sedi. Meraviglia che un Dirigente di primo piano dell’Amministrazione Sanitaria non sia a conoscenza della normativa nazionale (e regionale) sull’accesso agli atti che viene favorito dalle norme a garanzia della trasparenza e dell’anti-corruzione, norme che si sono evolute nel tempo allargando sempre più il diritto di accesso sia per quanto riguarda i contenuti che i soggetti titolati ad accedere. Infatti le materie escluse dall’accesso sono esplicitamente elencate dalla norma: si tratta di temi come “difesa e questioni militari”, “relazioni internazionali”, “stabilità finanziaria ed economica dello Stato” e anche “protezione dei dati personali”, “interessi economici e commerciali di una persona fisica o giuridica, ivi compresi la proprietà intellettuale, il diritto d’autore e i segreti commerciali”.

"Non ci sono segreti commerciali"

Continua la Cgil: "E' proprio a quest’ultima voce (i segreti commerciali) che si appella il Direttore per negare l’accesso agli atti. È veramente difficile immaginare quali possano essere questi segreti “commerciali” che impediscano all’Asst di rendere noto quanto poi viene regolarmente pubblicato dalla Regione nei suoi open data. Infatti la Regione pubblica regolarmente sul proprio sito non solo il numero dei ricoveri, ma anche dati molto più dettagliati, presidio ospedaliero per presidio ospedaliero, addirittura reparto per reparto, patologia per patologia, sia per quanto riguarda i ricoveri che per l’attività ambulatoriale, e anche dati sull’efficienza, come i ricoveri ripetuti o il ritorno in sala operatoria. Purtroppo i dati regionali sono fermi a prima del 2020 ed è per questo, data l’eccezionalità della situazione vissuta a Bergamo, che i dati sono stati richiesti direttamente alle Aziende".

"Preoccupati per l'ospedale, calo del consenso e frustrazione del personale"

La Cgil rispedisce al mittente le accuse di favorire gli interessi dei privati: "Non vogliamo scendere sul terreno degli insulti denigratori - spiegano ancora Rossi e Amboni - Chiunque abbia seguito la vicenda e sia al corrente della grande preoccupazione diffusa tra la popolazione del bacino ospedaliero trevigliese e tra il personale stesso dell’ospedale, sa bene quali siano i timori da scongiurare e cioè la perdita di efficacia dell’ospedale cui fanno seguito il calo di consenso tra la popolazione e frustrazione e demotivazione tra il personale".

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