Dall'Associazione Alfio Privitera 20mila euro per le cure palliative
E’ la donazione a sostegno dell’unità operativa dell'Asst Crema che ogni anno assiste al domicilio oltre 400 pazienti
(nella foto da sinistra Cinzia Peletti e Giuliano Paolella dell'Ass Privitera, con Sergio Defendi, Carolina Maffezzoni e Stefania Pandini)
Un contributo di 20 mila euro a valere per l’anno 2024 a sostegno dell’unità operativa di cure palliative domiciliari diretta da Sergio Defendi. E’ questa l’ultima donazione dell’Associazione Palliative Alfio Privitera, presieduta da Giuliano Paolella, a sostegno dell’unità operativa dell'Asst Crema che ogni anno assiste al domicilio oltre 400 pazienti.
L'Associazione Privitera per le cure palliative
La donazione è stata ufficializzata domenica mattina, 16 dicembre 2024, alla presenza del direttore sociosanitario Carolina Maffezzoni, del direttore dell’unità operativa Sergio Defendi, della coordinatrice Stefania Pandini e del presidente dell’associazione Paolella. Con lui anche la volontaria Cinzia Peletti. La somma donata ha contribuito a sostenere la spesa per un incarico libero professionale di un medico palliativista.
“Cogliamo ancora una volta l’occasione per ringraziare di vero cuore l’associazione Alfio Privitera per il grande impegno devoluto a favore dei malati terminali e delle loro famiglie e per la vicinanza sempre costante alla nostra realtà - ha detto il direttore sociosanitario Carolina Maffezzoni - La collaborazione con l’associazione nell’ambito della rete cremasca di cure palliative di cui fa parte anche la Fondazione Benefattori Cremaschi è un esempio, ormai storico e consolidato di integrazione socio sanitaria. La cura delle persone al proprio domicilio richiede attenzione, empatia, sensibilità ed accortezza di entrare nella vita degli altri in punta di piedi in un momento tanto delicato. Gli ultimi istanti, accanto alle persone care e nei più intimi contesti di vita, sono quelli in cui si ricompongono i tanti frame dell’esistenza e che restituiscono senso alla stessa. Per approcciarsi a chi sta vivendo la parte terminale della vita serve quindi empatia, competenza e formazione. Ringraziamo l’associazione anche per questo, perché garantendo la supervisione esterna dell’equipe, cammina al nostro fianco per assicurare standard elevati di qualità delle cure, preservando il benessere degli operatori”.
Il grazie ai volontari
“Quella dell’Associazione Privitera è una realtà della quale la rete cremasca di cure palliative non potrebbe fare a meno - ha ringraziato Defendi - I volontari, in continua formazione, non fanno mai mancare sostegno tanto a noi, quanto all’hospice della Fondazione Benefattori Cremaschi. Sono presenza e supporto costante. Abbiamo voluto questo breve incontro al termine dell’anno perché risuonasse ancor più forte il grazie per l’impegno e la solidarietà profusi anche quest’anno anche nella realizzazione di iniziative formative”.
La coordinatrice infermieristica Pandini ha focalizzato l’attenzione sull’importante sostegno offerto agli operatori, grazie al contributo dell’associazione.
“Un supporto qualificato, che mostra anche ai nostri operatori vicinanza. Non si tratta di sola supervisione dell’equipe, ma anche, dove necessario, di un supporto individuale dello psicologo”.
Il presidente dell’Associazione Privitera, Giuliano Paolella ha ricordato l’impegno della realtà da lui presieduta.
“Siamo persone impegnate per le persone. E siamo impegnati da 21 anni all’interno di una rete che trova nella vicinanza del territorio su cui insiste la principale fonte per continuare a fare meglio - ha concluso - La nostra volontà è di continuare ad esserci per offrire alle persone che stanno vivendo l’ultimo tratto della loro vita un supporto qualificato”.