Dalla Bassa l’appello di Coldiretti: “No ai cibi sintetici”
Durante la Festa del Ringraziamento, il direttore provinciale Carlo Loffreda ha illustrato le problematiche legate alla produzione e consumo dei cibi sintetici.
Domenica 20 novembre, ad Antegnate, durante la Festa del Ringraziamento, il direttore provinciale di Coldiretti Carlo Loffreda ha illustrato le problematiche legate alla produzione e consumo dei cibi sintetici.
La Festa del Ringraziamento
L'occasione era la tradizionale Festa del Ringraziamento. Gli agricoltori del paese, con alla testa la sindaca Maria Angela Riva, hanno sfilato per le strade di Antegnate. Il corteo partito da via Roma è arrivato sul sagrato della chiesa parrocchiale dove è avvenuta anche la benedizione dei mezzi. La festa è poi proseguita con il pranzo durante il quale si è svolta la premiazione di due agricoltori Armando Forlani e Giovanni Foschetti, quale riconoscimento per il lavoro svolto in tutti questi anni.
L’appello di Coldiretti
Durante il pranzo Coldiretti ha lanciato l'appello per chiedere una legge che vieti la produzione di cibo sintetico in Italia.
“Vogliamo portare all'attenzione la grande mobilitazione, lanciata in questi giorni da Coldiretti contro il cibo sintetico con l'avvio della raccolta firme su tutto il territorio nazionale - recita l’appello - per fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro dei nostri rilevamenti e dell'intera filiera filiera del cibo made in Italy”.
Una nuova legge
“L'obiettivo è promuovere una legge che vieta la produzione, l'uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia, dalla carne prodotta in laboratorio al latte senza mucche fino al pesce senza mari, laghi e fiumi. - continua l’appello - Prodotti che potrebbero presto inondare il mercato europeo, sulla spinta delle multinazionali dei colossi dell'hi-tech. Stiamo registrando una risposta da parte dei soci e dei cittadini consumatori ma ci sembra altrettanto importante avere al nostro fianco i sindaci per rappresentare con forza tutta l'opposizione degli italiani al cibo sintetico”.