Caravaggio

Da Palermo a Caravaggio: l'albero di Falcone crescerà al "Galilei"

È in tutto e per tutto un "clone" del grande albero che si trova davanti alla casa palermitana di Giovanni Falcone, e che dopo la strage di Capaci è diventato un simbolo della resilienza e della lotta alle mafie

Da Palermo a Caravaggio: l'albero di Falcone crescerà al "Galilei"
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È in tutto e per tutto un "clone" del grande albero che si trova davanti alla casa palermitana di Giovanni Falcone, e che dopo la strage di Capaci è diventato un simbolo della resilienza e della lotta alle mafie, non solo nel sud Italia. Ora, una sua talea crescerà all’interno del liceo "Galileo Galilei" di Caravaggio, grazie a un progetto dal duplice scopo di educare i ragazzi alla legalità, e al rispetto della biodiversità.

"Un albero per il futuro" arriva a Caravaggio

Si tratta di "Un albero per il futuro", un progetto portato avanti dal Ministero della Transizione ecologica e dall'Arma dei Carabinieri, che l'istituto superiore guidato dalla dirigente scolastica Gloria Albonetti hanno sposato in pieno, nei giorni scorsi. E dopo alcuni mesi di attesa, è diventato realtà. Tutto è cominciato circa un anno fa, quando la professoressa Maria Luisa Cecala ha fatto domanda al Ministero di aderire al progetto tramite i Carabinieri forestali.  L'idea è di ospitare nelle scuole di tutta Italia un "bosco diffuso", costantemente monitorato rispetto all'attività di riduzione dell'anidride carbonica e di produzione di ossigeno. Ogni pianta è geolocalizzata, e l'obiettivo finale è la messa a dimora nelle scuole italiane di circa 500mila piantine nel triennio 2020-2022: a tutt’oggi sono quasi 900 gli Istituti scolastici che hanno aderito.

Al liceo Galilei di Caravaggio l' albero di Falcone

Ma a Caravaggio, come in altre scuole, non è con una pianta qualsiasi  che gli studenti hanno deciso di partecipare: l'esemplare portato a scuola lunedì mattina, da una rappresentanza dell'Arma, è di Ficus macrophillacolumnarismagnoleide: la stessa specie, della famiglia delle magnolie, cui appartiene l'albero che cresce vicino alla casa del giudice assassinato nel 1992. Di più: è di fatto una "figlia" della stessa pianta, dato che proviene da una delle gemme prelevate da quello specifico albero grazie alla collaborazione fra Carabinieri, Fondazione Falcone, Comune e Soprintendenza di Palermo.

Questa talee sono poi duplicate nel moderno Centro Nazionale Carabinieri per la biodiversità forestale (CNBF) di Pieve Santo Stefano (Arezzo), e distribuite ad alcune delle scuole.  Per ovvie ragioni climatiche, e dato che si tratta di una pianta che può sopportarlo, il Ficus non crescerà nel giardino della scuola ma all'interno. Altri alberi del bosco diffuso sono stati messi a dimora nella prima parte del triennio, anche a Boltiere a a Brignano, sempre con la collaborazione dei Forestali di Curno.

Difendere ed educare alla legalità e al valore della biodiversità

Alla presentazione, davanti ad alcune classi quarte del liceo, hanno partecipato la dirigente scolastica insieme al sindaco Claudio Bolandrini, al maresciallo Iuri Donini dei Carabinieri Forestali di Curno e al maresciallo capo Alessandro Pasquale, che dirige la stazione cittadina.  Presenti anche dei rappresentanti dei genitori. È stata l'occasione per parlare di biodiversità e di legalità, ma anche per parlare dei prossimi progetti di attività sul territorio da parte degli studenti del liceo.

 "Quella di oggi è una bella occasione nel solco della tutela della biodiversità, ma anche della legalità, un tema su cui è fondamentale educarsi in quanto condizione di possibilità del vivere democratico - ha commentato il primo cittadino - Quello delle ecomafie, e in generale dei reati ambientali, è un problema che anche a Caravaggio vede un aumento, e la battaglia contro di esse non possiamo perderla".

Da sinistra: il maresciallo Iuri Donini dei Forestali di Curno, la dirigente scolastica Gloria Albonetti e il maresciallo capo Alessandro Pasquale, comandante della stazione dei carabinieri di Caravaggio

E proprio nel solco dell'educazione, il maresciallo Donini ha invitato la scuola ad andare a visitare uno dei gioielli "dimenticati" dell'ambiente caravaggino: il fontanile Brancaleone, recentemente elevato ad area protetta di interesse comunitario. Qui, il Comune ha in corso un importante progetto di recupero e di ricostruzione dell'habitat umido in cui vive una specie di rana endemica, la Rana di Lataste.

E proprio il primo cittadino ha immaginato, oltre ad una visita d'istruzione, anche un progetto per coinvolgere i ragazzi del "Galilei" nella manutenzione della "nursery" delle rane caravaggine, che sono considerate "vulnerabili" dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura

 

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