Da oltre mezzo secolo dietro al banco: tre generazioni per la Farmacia Guerra

Tre generazioni dietro al banco della farmacia per dispensare non solo rimedi e medicinali, ma anche consigli e parole di conforto.
Un’attività, sì - e storica per giunta - ma quasi una missione per la famiglia Guerra che dal 1971 gestisce la farmacia a Verdellino.
Una realtà che da oltre cinquant’anni è un vero e proprio punto di riferimento in paese.

La prima farmacia di Verdellino

La storia della famiglia Guerra inizia nei primi anni Settanta. Verdellino è poco più che una piccola comunità rurale, una chiesa e nemmeno una farmacia.
È in questo scenario che un ormai esperto dottore farmacista dalla provincia di Domodossola decide di impostare il suo progetto di vita. È stato un direttore di successo della farmacia di Gorgonzola ma ora vuole di più. La fortuna è dalla sua e riesce a ottenere la titolarità per aprire una farmacia in territorio bergamasco e più precisamente a Verdellino. Ora anche la piccola comunità nella bassa pianura può avere una farmacia. Persino il parroco ne è contento e quel giorno, per festeggiare con tutta la comunità, si suonano le campane a festa.

La farmacia Guerra: tre generazioni

E’ il 9 dicembre 1971, il dottor Alberto Guerra mette radici in paese aprendo la sua farmacia nei locali di via Principe Amedeo.
Anni dopo il trasferimento in piazza Sabin dove si trova ancora oggi.
Saranno tre le generazioni a portare avanti l’attività della famiglia Guerra.
Nel 1983 la figlia di Alberto, Paola Guerra, muove i primi passi nell’azienda di famiglia. Nel 2008, la dottoressa ne prende il timone divenendo titolare e consacrando così il passaggio alla seconda generazione, seguita qualche anno dopo dalla terza. Nel 2011, infatti, Silvia Chiastra, si laurea a Pavia e due anni dopo entra a pieno titolo nel team della farmacia.

Attività storica della Lombardia

Sempre presente per l’attività di famiglia, il dottor Guerra è scomparso nel settembre del 2018 a 91 anni.
Ma la sua eredità continua a vivere grazie all’impegno della figlia Paola e della nipote Silvia che portano avanti l’attività insignita anche del riconoscimento di attività storica da Regione Lombardia per gli oltre 50 anni di presenza e impegno.