Maestra, creator, scrittrice: la favola di Linda Giupponi
La bella storia di una giovane di 25 anni che ama i bambini e la lettura
Quando i social trasmettono esperienze, abilità, e vita... È il caso della (quasi) maestra - come si presenta su Instagram e Tik Tok - Linda Giupponi, 25enne insegnante alla scuola dell’infanzia "Sacro Cuore" di Martinengo dal 2020, che conta 650mila follower e a breve vedrà pubblicato il suo primo libro.
Videomaker durante la pandemia
Tutto è nato con la pandemia, che ha costretto l’Italia intera a chiudersi in casa, e per comunicare la tecnologia è diventata fondamentale.
"Durante la quarantena imposta dal Covid ho cominciato a realizzare alcuni video sulle attività che si svolgevano a scuola - ha spiegato la giovane maestra - infatti ci era stato detto di mandare qualcosa che trattasse di lavoretti e attività per tenere i bambini un po’ occupati la mattina. Molti genitori allora hanno cominciato a chiedere cosa potevano far fare ai loro figli durante la giornata, col passare del tempo le idee si erano esaurite. Così i filmati che inviavo nelle chat della scuola ho cominciato a riproporli, in chiave un po’ diversa, anche sui social. Al popolo del web sono piaciuti e sono arrivate domande sul percorso da intraprendere per diventare maestra, su come ci si deve approcciare ai bimbi e così via. Da qui è nata la mia pagina, Linda (quasi maestra), perché non ho ancora la laurea in Scienze della Formazione primaria, mi mancano pochi esami".
L'ascesa sui social e un libro in uscita
E così è iniziata la carriera da content creator.
"Ho cominciato a postare anche qualche videocomedy, con le storie che mi raccontavano i bambini - ha continuato - e video che mostravano i loro disegni e ho visto che c’era parecchia interazione".
Linda in realtà è anche una maestra per caso, infatti dopo il diploma al liceo delle scienze umane è finita proprio alla materna dove ora lavora tramite l’esperienza del Cre.
"Le maestre mi suggerivano di andare all’università per fare poi l’insegnante - ha raccontato - dicevano che mi sarebbe piaciuto, che mi sarei trovata bene e avevano ragione. D’altronde amo i bambini: vengo da una famiglia numerosa, sono la seconda di cinque fratelli, quindi sono abituata a stare tra i piccoli, a condividere le cose, al caos e alla voglia di fare qualcosa con gli altri".
Ma adesso oltre ai suoi alunni deve gestire anche il numerosissimo pubblico che la segue sui social.
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