La Cooperativa Agricola di Calvenzano e il partner “StudioArco+ Engineering” di Caravaggio hanno svelato ai soci e ai cittadini il master plan del progetto “Corti Vive” per la rigenerazione urbana dei cortili storici del paese. Tra residenze, commercio e nuovi servizi a favore della comunità l’intervento, ambizioso e coraggioso, è destinato a cambiare il “volto” del centro storico e non solo.
Progetto Corti Vive, presentato il master plan della rigenerazione urbana
Spazi destinati alla residenza, con una particolare attenzione per il “senior housing”, per i servizi dedicati alla comunità, ma anche per il commercio. Svelati i dettagli del master plan progettuale voluto dalla storica Cooperativa Agricola di Calvenzano – ed elaborato dal partner “StudioArco+ Engineering” di Caravaggio – per la rigenerazione urbana dei suoi cortili nel centro del paese e non solo. Un patrimonio immobiliare che il CdA della Cooperativa, guidato dal presidente Giuseppe Invernizzi, ha deciso di recuperare e valorizzare, nel rispetto del passato ma declinandolo sulle necessità del vivere nel 2025. Un paradigma “sposato” dallo studio di progettazione guidato dall’architetto urbanista Marco Carlo Castelli (che sarà project manager dell’intervento unitario) e che dalla prima assemblea dei soci, lo scorso febbraio, è sfociato nel progetto “Corti Vive” che in questi mesi ha aperto all’ascolto di residenti calvenzanesi e non – attraverso un questionario sulle necessità abitative, uno sportello d’ascolto aperto davanti al Municipio e con un progetto didattico che ha coinvolto gli alunni delle scuole – per rendere le scelte progettuali il più partecipate possibili. L’attesa per la presentazione del master plan progettuale era tanta e lo ha dimostrato il salone dell’oratorio, sabato mattina, gremito di persone per l’assemblea che ha svelato i dettagli di quella che si presenta come una rigenerazione urbana che, restando fedele al passato, pensa al presente proiettandosi al futuro di Calvenzano.
I dettagli degli interventi sulle corti storiche
D’altronde, le corti di proprietà della Cooperativa Agricola – da Corte Bani e Corte Biolcheria, passando per Corte Palazzo ed arrivando sino a Corte Masserizia e Cascina Zoglio – rappresentano circa il 40% del tessuto urbano del centro storico del paese e il loro recupero funzionale va anche nel solco della legislazione regionale che impone tagli al consumo di nuovo suolo agricolo per interventi edilizi e produttivi. Al tavolo dei relatori, oltre al presidente della Cooperativa Agricola e all’architetto Castelli, c’erano il sindaco Fabio Ferla che con la sua Amministrazione ha un continuo dialogo e segue con attenzione l’evoluzione di questa proposta di rigenerazione urbana, il consigliere regionale Jonathan Lobati (presidente della V Commissione permanente – Territorio, infrastrutture e mobilità) e il consigliere comunale Gabriele Sangalli, membro del CdA del Consorzio delle Acque Irrigue. Il presidente Invernizzi ha posto l’accento sulla scelta, coraggiosa, fatta dal nuovo Consiglio di Amministrazione della Cooperativa Agricola di mettere mano al proprio patrimonio immobiliare, non per venderlo (o svenderlo) ma per restituire alla comunità spazi destinati alla residenza, ma anche a rispondere alle necessità delle nuove generazioni e non solo. Nei dettagli, invece, delle scelte progettuali è entrato l’architetto Castelli che con un giovane team di professionisti ha studiato il complesso recupero funzionale delle corti.
Cascina Zoglio e la Corte Masserizia saranno destinate alla residenzialità con 25 nuove unità abitative – villette, appartamenti di diverse metrature in duplex – e saranno il primo step di lavori. Dalla vendita (o locazione) di queste unità abitative il progetto trarrà parte dei finanziamenti per il recupero delle altri corti. La Corte Palazzo, ad esempio, che ospita la sede della storica Cooperativa Agricola (nata nel 1887) che vedrà un recupero in termini culturali: ospiterà infatti un museo agricolo e degli impianti industriali del ‘900 con le splendide miniature del Maestro del Lavoro Franco Ferla, ma anche spazi polifunzionali, spazi per servizi e un ristorante, oltre agli uffici della Cooperativa e un alloggio per il custode. La Corti Biolcheria e Bani, in pieno centro storico a Calvenzano, saranno destinate, una al progetto di senior housing con mini alloggi, una raception e servizi come la mensa e la lavanderia e un ristorante oltre a spazi comuni, l’altra ad ospitare servizi alla persona, sociosanitari e commerciali. Sono già diverse le manifestazione di interesse avanzate alla Cooperativa e allo sviluppatore sia per le residenze che per le attività previste all’interno del progetto e chi ne volesse conoscere a fondo i dettagli può scrivere a calvenzano.urban@studioarco.eu o chiamare lo 036350549.
Calvenzano e la posizione strategica sull’asse Brebemi e della ferrovia
Calvenzano si trova in una posizione strategica, vicina alla grandi infrastrutture – Brebemi e ferrovia – che afferiscono alla città di Treviglio (e a pochi chilometri dagli aeroporti di Orio al Serio e Linate), lo hanno sottolineato sia il sindaco Ferla che il consigliere regionale Lobati plaudendo al progetto di rigenerazione urbana proposto da Cooperativa Agricola e StudioArco+ Engineering.
“La proposta vista oggi mette insieme tante cose interessanti – ha sottolineato il consigliere regionale Jonathan Lobati -. La rigenerazione urbana, obiettivo di Regione Lombardia; importante è anche la qualità della costruzione, con il tema del risparmio energetico. La tradizione da conservare: ci sono queste corti, che bello mantenerle e valorizzarle, nel principio della comunità nella comunità con spazi pubblici, servizi, un museo. Molto bello e attrattivo anche per coloro che vorranno staccarsi dalla vita della città per vivere in una comunità più piccola e serena”.
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Calvenzano presentazione master plan progetto Corti Vive