Comuni Ricicloni 2021, raccolta differenziata al 77,4% in provincia di Bergamo
Buoni risultati in provincia dove 66 Comuni sono "Rifiuti free".
Premiati a Palazzo Reale i Comuni Ricicloni 2021. Buoni i risultati per la provincia di Bergamo che chiude l'anno con la raccolta differenziata al 77,4% e 66 Comuni "Rifiuti free".
Il Covid non ferma la differenziata
Il 2020 è stato un anno sconvolgente, emergenziale, difficile. Eppure, nonostante il repentino cambiamento di abitudini che sia i cittadini sia le Amministrazioni si sono trovati ad affrontare, la raccolta differenziata dei rifiuti si è affermata come una pratica consolidata, che nemmeno la pandemia ha fermato. Il ricorso al sacco indifferenziato per i dispositivi sanitari durante il lockdown ha influito molto poco sulla quantità di rifiuti prodotti dai lombardi nel 2020 e non vi è stato alcuno stop al processo di gestione dei rifiuti.
I numeri della Lombardia
Il sistema nel suo complesso, dunque, ha retto. È il quadro che emerge dalla 28esima edizione del dossier Comuni Rifiuti Free – Comuni Ricicloni, il rapporto di Legambiente Lombardia sui dati 2020 forniti O.R.S.O di Arpa Lombardia. Sono 318 i comuni virtuosi, che entrano nella classifica per avere un residuo secco non superiore a 75kg abitante anno. In leggera inflessione rispetto all’anno precedente, in cui i comuni erano 323: il 21% dei comuni lombardi pari al 17% dei cittadini lombardi, percentuali in linea con gli anni precedenti. In classifica, per la prima volta anche 30 comuni, un dato importante come segnale di attenzione verso la prevenzione dei rifiuti.
Comuni Rifiuti Free: 66 in provincia di Bergamo
La provincia di Bergamo, con i suoi 243 Comuni, registra il 77,4% di raccolta differenziata con 66 Comuni "Rifiuti Free". Tra questi anche molti Comuni della Bassa: Boltiere (91,3%), Calcio (91,4%), Cividate (88,9%), Cologno (87,8%), Covo (92,5%), Fontanella (83,4%), Mornico (84,4%), Palosco (89,2%), Spirano (89%), Torre Pallavicina (83,7%), Urgnano (90,6%).
Maglia nera per Sondrio, Mantova in vetta
Sebbene le città capoluogo raggiungano quasi tutte, e alcune addirittura superino abbondantemente il 65% di raccolta differenziata, rimango indietro solo Milano, che sfiora il 63%, unica tra le grandi città italiane con questo risultato, e Sondrio ferma invece sotto il 55%. Per quantità indifferenziato residuo, tra le città, solo Mantova riesce ad avvicinarsi al parametro Rifiuti Free con 85Kg abitante anno di indifferenziato e una percentuale di raccolta differenziata all’83%.
In Bergamasca solo il 20% dei Comuni sotto la soglia del 65% di differenziata
Da segnalare invece le difficoltà di 377 comuni lombardi che rimangono sotto la soglia del 65% di raccolta differenziata: 135 in provincia di Pavia su 186 comuni e 70 su 77 comuni per quella di Sondrio, quest’ultima con percentuali di raccolta ferme, in alcuni comuni della provincia, agli anni ’90 del secolo scorso.
Gli obiettivi per il futuro
"Continuare su questa strada è necessario per abbassare ulteriormente la quantità di rifiuti, elevare la qualità delle frazioni differenziate e avviare un processo di economia circolare – sottolinea Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia - La priorità della Lombardia nei prossimi anni dovrà essere quella di portare tutti i territori, anche i più difficili come quelli montani, verso gli obiettivi europei e regionali. Un’ambizione che possiamo mettere in campo trovando le giuste soluzioni, visto il grande lavoro fatto finora in questa direzione".
Premiati i Comuni Ricicloni
I Comuni Ricicloni sono stati premiati da Barbara Meggetto e dall’assessore all’Ambiente di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo nell’ambito della quinta edizione di Ecoforum RifiutiLombardia, tenutasi ieri a Palazzo Reale. L’evento organizzato da Legambiente Lombardia, con il patrocinio di Regione Lombardia, Comune di Milano e ANCI Lombardia con la collaborazione di ARPA Lombardia e il supporto di A2A, è l’annuale appuntamento che si prefigge di promuovere progetti multidisciplinari con i diversi stakeholder nazionali e internazionali, mettendo in relazione diverse realtà tra istituzioni, imprese, università, istituti di ricerca per farle dialogare e dare una spinta ai processi di innovazione in corso, spesso isolati e disaggregati. Diverse aziende ospiti al forum, infatti, si collocano nel campo dell’innovazione, sia per la produzione sia per il recupero di materia. Utile e necessaria è la presenza delle istituzioni pubbliche, che devono fornire un quadro normativo e di pianificazione al passo con i tempi e orientato ad una transizione ecologica efficace.
"Attraverso Ecoforum rifiuti abbiamo scelto di mettere in rete esempi d’innovazione industriale, aziende, enti pubblici e imprese sociali, tutte impegnate con successo nella gestione sostenibile dei rifiuti, nel riuso e nel riciclaggio. Realtà sul territorio capaci di vedere gli scarti non come un problema ma come una risorsa, investendo su un modello produttivo che dimostra come l’economia circolare sia una strada già segnata da tempo per accelerare la transizione ecologica del nostro paese – sottolinea Andrea Causo, direttore di Legambiente Lombardia –. La sfida per il futuro della gestione dei rifiuti nella nostra regione è legata non solo alla capacità dei comuni e delle aziende di gestire al meglio i rifiuti ma anche alla possibilità di incentivare impianti in grado di recuperare e riutilizzare in maniera efficiente sempre più materiali".