Cividate al Piano

Cividatese - Comune: è scontro per la gestione del centro sportivo

L'Usd Cividatese, dopo che il Comune le ha negato di proseguire la gestione del bar del centro sportivo, ha rinunciato anche agli impianti.

Cividatese - Comune: è scontro per la gestione del centro sportivo
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Esclusa dalla gestione del bar, la società calcistica rinuncerà a occuparsi anche del centro sportivo.

L'associazione di volontari contro la scelta della Giunta

Tra la Cividatese e il Comune è scontro aperto per la gestione del bar e del centro sportivo. La scelta dell’ente pubblico sull’affidamento del servizio ha spinto l’ormai ex presidente, Eliseo Belloli, a dimettersi. E anche altri volontari dell’Usd sarebbero pronti a seguirlo, dopo la conferma, mercoledì sera, di non poter più gestire il bar. A farsi portavoce dell’accaduto e riepilogare la vicenda è stato il Direttore sportivo Emanuele Pagani (in foto sopra), che da anni collabora nell’Usd la cui prima squadra ora milita in Promozione.

Siamo un’associazione, non una società a scopo di lucro, e come tale siamo vissuti in questi 12 anni con quel che guadagnavamo dal bar e dalle altre attività da noi organizzate: se finora siamo riusciti ad andare avanti e addirittura a salire di categoria, è solo perché con i guadagni del bar potevamo coprire i costi della gestione degli impianti senza incidere ulteriormente sulle rette dei tesserati. Chiaramente, senza bar, anche la gestione degli impianti diventa per noi insostenibile.

Anche perché, come chiarito sempre da Pagani, con la scadenza della convenzione attuale ormai prossima e fissata per domenica 19 novembre, l’Amministrazione comunale ha deciso di scorporare la gestione in due bandi, uno per il bar e uno per gli impianti, con relative manifestazioni d’interesse.

"Mesi di dialogo inutili, ci sentiamo presi in giro"

 Per mesi abbiamo dialogato con la Giunta, con un ultimo incontro il 25 ottobre scorso, per trovare una soluzione, salvo poi scoprire solo con la pubblicazione della manifestazione d’interesse, alla quale decidevamo comunque di partecipare nella speranza si trattasse di un problema superabile, che non potevamo neppure parteciparvi perché il loro bando richiede una società che abbia come attività esclusiva quella di bar-ristorazione. Chiaramente ora ci sentiamo un po’ presi in giro, anche se pare che nemmeno tutti i componenti della Giunta sapessero di questo “dettaglio” prima della pubblicazione della manifestazione d’interesse.

In ogni caso, con l’esclusione dalla gestione del bar – per il quale, pare, si sarebbero fatti avanti già alcuni mesi fa due privati del paese – la società calcistica ha deciso di autoescludersi anche dalla gara per gli impianti, dove era l’unica candidata: insostenibili, del resto, le spese di fronte al venir meno dell’unica fonte d’incasso.

Con la convenzione attuale la Cividatese riceveva dal Comune 75mila euro l’anno più Iva, che si riducono a 61mila al netto degli affitti per il bar, i campi e la sede. Da questa cifra van poi tolti i 22mila euro che ogni anno ci impegniamo a versare per le utenze della struttura, che in totale sono ammontate a circa 70mila euro nel primo anno dell’attuale convenzione, e a 40 mila nel secondo anno.

E’ chiaro dunque che senza i ricavi del bar e con la nuova convenzione per la gestione degli impianti sportivi proposta dal Comune, che ridurrebbe di 20mila euro la cifra versata all’Usd lasciandole per di più totalmente a carico le utenze (di cui ora l’Usd paga “solo” 22mila euro l’anno, circa la metà del totale 2023, ndr), il mantenimento dei campi e il taglio del verde e aggiungendovi anche derattizzazioni, semine e disinfestazioni, diventi insostenibile.

Ora la società cerca una nuova casa

Scorporandoci dal bar e dalla cucina, ci hanno sfrattato anche dalla nostra sede, in cui eravamo da 35 anni, dandoci come alternativa una stanza di 10 mq adibita a magazzino dove non possiamo mettere nemmeno una scrivania.

Condizioni che sarebbero state già di per sé proibitive se anche la Cividatese si fosse aggiudicata nuovamente il bar, dal quale il Comune punta ora a incrementare gli incassi passando dagli 8mila euro di affitto annuo attuali ai 18mila previsti per il quinto e sesto anno di locazione, oltre a richiedere che la cucina dell’area feste sia attrezzata totalmente a carico del locatario e donata al Comune a fine locazione.

Possiamo dire che fortunatamente, avendo saputo l’accaduto, alcune società di Comuni limitrofi ci hanno manifestato solidarietà e disponibilità ad ospitare le nostre squadre, anche se personalmente mi piange il cuore a pensare che una realtà bella e aggregante quale la Cividatese possa non esistere più in paese per la mancanza di interesse dell’Amministrazione. Aspettiamo di conoscere i costi d’affitto dei campi, da tempo chiesti al Comune, prima di decidere il da farsi, ma sicuramente non gestiremo più noi l’impianto - ha commentato ancora Pagani - Dispiace soprattutto che per mesi ci abbiano fatto perdere tempo per cercare una soluzione, quando è emerso con evidenza dal bando che non avremmo nemmeno potuto parteciparvi. Ci sentiamo presi in giro. Stupisce poi che la stessa Giunta, come confermatoci telefonicamente da un assessore, abbia scoperto tale “dettaglio” solo al momento della pubblicazione del bando di manifestazione d’interesse.

Quale sarà il futuro del centro sportivo?

In ogni caso, se l’esclusione dal bar e dalla cucina sono stati un duro colpo per la Cividatese, anche il venir meno dell’unico gestore attualmente interessato a gestire gli impianti costituisce un grosso problema per il Comune, che dovrà ora trovare una soluzione alternativa. Resta poi da risolvere un dubbio: davvero i soggetti interessati al bar proseguiranno sulla loro strada, sapendo del rischio di un centro sportivo – almeno provvisoriamente – senza gestione e, potenzialmente, senza nemmeno squadre di calcio?

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