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Ciserano
Cinquemila chilometri in sella alla Vespa, così Mario Maffeis ha conquistato Capo Nord
Con la sua amatissima Vespa Ats verde giungla del 1977 ha partecipato alla «NordKapp Classic Raid» fino al circolo polare artico
Cinquemila chilometri, in sella alla sua Vespa, da Firenze a Capo Nord attraverso paesaggi unici e una natura tutta da scoprire.
Le immagini di questa piccola ma grande impresa, sono impresse nella mente di Mario Maffeis, 61 anni il prossimo novembre, che lo scorso 13 giugno ha portato a termine un viaggio di quelli che ti restano nell’anima.
L'impresa alla NordKapp
Con la sua amatissima Vespa Ats verde giungla del 1977 ha partecipato alla «NordKapp Classic Raid», uno degli appuntamenti più amati dai vespisti, che attraverso dieci nazioni porta al Circolo polare artico. Un’emozione unica che Maffeis ripercorre con la memoria ripensando alle tappe di questo viaggio iniziato lo scorso 1 giugno insieme ad altri 70 appassionati.
Il giorno dopo il gruppo è già a Salisburgo, prima tappa dove ricevere il timbro di partecipazione: poi Praga, Copenhagen, Rovaniemi e infine, il 13 giugno, Capo Nord.
Passione Vespa
«Ho sempre avuto una grande passione per le Vespa, fin da ragazzino quando mio padre mi regalò la mia prima Vespa Primavera, ora ne ho nove e le conservo e me ne prendo cura insieme alle biciclette d’epoca, tra queste anche quella con cui mio nonno mi portavo in giro - ha raccontato Maffeis - A 16 anni il primo viaggio in Sicilia, poi a vent’anni mi sono sposato con Lucia e nel 1986 è nata nostra figlia Michela. Ho lavorato una vita alla Falck di Sesto San Giovanni e tra il lavoro e la famiglia restava il tempo per viaggi più brevi. Ogni anno si fa il giro del Lago di Garda e si va al Santuario della Madonna di Loreto nelle Marche, ma quando sono andato in pensione ho iniziato a pensare che mi sarebbe piaciuto davvero partecipare a un’impresa come la NordKapp».
Così, con un amico di Ferrara, iniziano i preparativi.
«Un giorno questo amico mi dice che non può partecipare perché è candidato alle elezioni che si sarebbero tenute proprio in quei giorni - ha aggiunto - Ho avuto un po’ paura e ho pensato di abbandonare l’idea. La forza me l’ha data mia figlia che mi ha preso da parte e mi ha detto “Papà, se lo vuoi, allora provaci”. E così ho fatto».
Il 1 giugno, quindi, il gruppo italiano parte compatto: destinazione Capo Nord.
«Non conoscevo nessuno - ha sottolineato - ho legato con altri due vespisti e abbiamo viaggiato insieme per tutto il percorso: è stato stupendo».
Un viaggio incredibile
Attraverso la Slovenia, l’Austria, la Repubblica Ceca, la Polonia, la Germania e poi su in Danimarca e Finlandia scoprendo paesaggi straordinari e una natura a tratti incontaminata.
«Non ero mai uscito dall’Italia - ha confessato - e mi sono ritrovato a vivere un viaggio incredibile, a vedere luoghi che mai mi sarei immaginato, dai paesi dell’Est, che sono stati davvero una scoperta, le loro case tutte uguali, i campi pronti da mietere. Poi la natura cambia, i pini lasciano lo spazio alle betulle fino a quelle più piccole, negli ultimi 300-400 chilometri che sembrano aggrapparsi con tutta la loro forza alla vita. Abbiamo visto renne e delfini e viaggiato anche sotto la pioggia incessante. Ogni tanto, ancora adesso non ci credo».
L'arrivo a Capo Nord
Il 13 giugno i tre arrivano alla meta, dei 70 partiti da Firenze ne arriveranno una cinquantina altri hanno dovuto rinunciare per guasti e incidenti. Maffeis, rientrato in Italia, è stato accolto anche dalla neo riconfermata Giunta comunale e dal sindaco Caterina Vitali che si è congratulata per il risultato raggiunto.
«E’ stata un’esperienza forte e bellissima, ma per il momento mi fermo qui - ha riso - preferisco dedicarmi alla mia passione più grande, fare il nonno di due splendidi nipotini di 8 e 4 anni».
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