Chi sono i "Rivoltati", i ciclisti inclusivi dell'Adda
All’alba, quando Rivolta ancora dorme, si danno appuntamento al Molino Seragni e si lanciano lungo i sentieri

All’alba, quando Rivolta d'Adda ancora dorme, un piccolo gruppo di ciclisti parte dal Molino Seragni e si lancia sui sentieri lungo l’Adda. Sono i «Rivoltati», il nuovo gruppo amatoriale pronto a conquistare strade, sentieri e cuori con due ingredienti semplici ma fondamentali: passione per la bici e spirito di squadra.
L'idea di due ciclisti: Angelo e Rocco
L’idea è nata da due ciclisti locali, Rocco Ferrara e Angelo Meroni, desiderosi di riunire sotto una sola «maglia» gli appassionati di mountain bike del territorio.
«Siamo un gruppo amatoriale e ci divertiamo sui sentieri, nei boschi e ovunque ci sia sterrato – racconta Rocco – Le nostre uscite principali sono la domenica mattina, alle 7.15 d’estate, con partenza dal Molino Seragni, seguendo i tracciati lungo l’Adda. Ma ci sono anche uscite settimanali, il martedì e giovedì solitamente dalle 17.30, in piccoli gruppi».
Una filosofia inclusiva: nessuno resta indietro
Quello che distingue i «Rivoltati» non è solo l’amore per la bici, ma la loro filosofia inclusiva: «Non si molla e non si lascia mai indietro nessuno!» è il motto che li guida. Ogni uscita è, infatti, pensata per pedalare insieme, al passo di tutti. Se qualcuno è in difficoltà, il gruppo si compatta, rallenta, aiuta. Attualmente il gruppo conta una decina di «rider», ma l’obiettivo è «crescere e aprirsi sempre più a nuovi appassionati, di qualsiasi età e livello». La parola d’ordine è proprio condivisione, tanto nello sforzo quanto nei panorami e nelle risate a fine corsa. Ogni settimana i percorsi vengono decisi insieme, tra trail, sterrati e scorci naturalistici del territorio. E oltre alla fatica, c’è sempre spazio per il buonumore, la voglia di stare insieme e la soddisfazione di un’avventura vissuta in sella. «Rivoltati» non è solo un gruppo di ciclisti: è una piccola comunità che cresce a colpi di pedale.