Il progetto di riqualificazione di Cascina Nuova ad Arcene entra nel vivo.
Con la riunione di giovedì 6 novembre, i membri della Commissione Territorio, a cui si sono uniti dietro invito l’avvocato Carmen Manuela Petraglia, legale di fiducia dell’Amministrazione, l’architetto Marco Lameri, consulente del Comune in ambito urbanistico/edilizio, e il geometra Massimo Broggi, responsabile dell’Area Territorio, hanno potuto incontrare il geometra Gianpiero Bianchi e l’architetto Nicholas Cighetti dello studio “GB&Partners” di Codogno, incaricato da “Officine Mak” di redigere il progetto di recupero del complesso rurale che si affaccia sull’ex strada statale 42 e che due anni fa è stato acquistato all’asta dall’azienda milanese assieme all’antistante area produttiva-artigianale di oltre 50mila metri quadrati per due milioni di euro.
Una maxi-logistica e un centro con strutture ricettive
A differenza del progetto del 2002 che, inserito all’interno del “Piano d’Intervento Integrato Canò”, proponeva la trasformazione di 80mila metri quadrati di area agricola in area produttiva-artigianale, con ben 38mila 440 metri quadrati di superficie coperta, e che fu accantonato qualche anno più tardi a causa del fallimento delle due società proponenti, “Arcene Infra Srl” e “Arcene Immobili Srl”, il nuovo progetto della “GB&Partners” prevede una notevole riduzione della superficie coperta a 22mila 607 metri quadrati, che saranno quelli effettivamente occupati dal magazzino della logistica e dai suoi uffici e vani annessi.
Attraverso la completa ristrutturazione di Cascina Nuova poi, verrà ricavato un centro con strutture ricettive, a cui si sommeranno alcune opere di urbanizzazione collaterali, quali: il rifacimento delle strade adiacenti al complesso; la creazione di una nuova strada sulla via, oggi sterrata, che costeggia il casolare e che fa angolo con l’ex statale 42; la realizzazione di una rotatoria e di un tratto di pista ciclopedonale sulla provinciale 127; la produzione di ampi parcheggi privati asserviti ad uso pubblico.
I dubbi del commissario Ravelli
Così presentata però, l’opera ha suscitato alcuni dubbi nel commissario Giuseppe Ravelli, rappresentante del gruppo di opposizione “Insieme per Arcene”.
Di fronte alla sua richiesta di ricevere ulteriori aggiornamenti sul progetto in una futura seduta, sia il vicesindaco Poletti che il geometra Broggi hanno garantito massima disponibilità a convocare altre riunioni della Commissione in funzione dell’evoluzione dell’iter.
Ravelli si è poi preoccupato dell’esistenza di eventuali vincoli da parte della Soprintendenza su Cascina Nuova, ma l’avvocato Petraglia lo ha rassicurato dicendo che il complesso rurale non è soggetto a vincoli perché è assimilato a edifici del centro storico e che la normativa di riferimento prevede la parziale ricostruzione in sanatoria.
Il parere del vicesindaco Poletti
Una volta chiariti tali dubbi, Poletti ha voluto sottolineare ancora una volta l’utilità del progetto per l’intera comunità arcenese.
“Negli ultimi 20 anni – ha affermato – l’area in questione è stata oggetto di profondo degrado, con svariati episodi di occupazione abusiva, abbandono compulsivo di rifiuti, incendi dolosi e perfino crolli parziali del fabbricato, che nel novembre 2023 hanno costretto la Provincia a chiudere una corsia dell’ex strada provinciale 42 e a istituire il senso unico alternato, che ci ha creato notevoli disagi alla viabilità. Quello di Cascina Nuova quindi, è un passato di declino, da cui l’intero tessuto sociale arcenese è uscito impoverito. Con l’intervento proposto dallo studio “GB&Partners”, Arcene potrà riprendere possesso di quel territorio, mettendo in campo una rigenerazione urbana strategica. Ma non solo, perché con esso si apre anche un’opportunità per la collettività, che potrà candidarsi per nuovi posti di lavoro, oltre che sfruttare appieno i servizi aggiuntivi di mobilità leggera che saranno realizzati”.