Cascina Nuova di Arcene venduta per due milioni di euro
L’operatore immobiliare che si è aggiudicato l’asta ora dovrà provvedere all’abbattimento e alla bonifica.
Cascina Nuova ha un nuovo proprietario. Nei giorni scorsi, il complesso rurale situato in zona Ca’ Arcene e l’antistante area produttiva-artigianale di oltre 50mila metri quadrati sono stati venduti all’asta per poco più di due milioni di euro.
La vendita di Cascina Nuova
Ad aggiudicarseli è stato un operatore del settore immobiliare, che per ora ha preferito rimanere anonimo e che è riuscito a vincere il bando di gara indetto dal commercialista e curatore fallimentare Andrea Stefani, rilanciando a più riprese l’iniziale offerta di 550mila euro avanzata da un mediatore che partecipava per conto di un gruppo di logistica e quelle di un privato. Grande soddisfazione per il successo dell’asta è stata espressa anche dal sindaco Roberto Ravanelli, secondo il quale il motivo della vendita di Cascina Nuova a una cifra così alta, malgrado lo stato di degrado e abbandono in cui riversa da molti anni, è da ricercarsi nel taglio del 25% delle previsioni edificatorie imposte a tutti i Comuni che hanno ridotto ancora di più le aree edificabili.
"La notizia ci fa ovviamente piacere perché l’intero complesso era in stato di abbandono ormai da tempo – ha riferito il primo cittadino – Ora attendiamo di incontrare il privato che lo ha acquistato per discutere il da farsi e capire cosa vuole realizzare. La destinazione urbanistica di quell’area è produttiva-artigianale e gli lascia abbastanza libertà di manovra, se si escludono però insediamenti di particolare impatto ambientale. Siamo quindi aperti al confronto".
Via libera al (parziale) abbattimento
Dal dialogo con l’Amministrazione comunale, deriveranno anche le tempistiche degli interventi più immediati che il nuovo proprietario dovrà effettuare a proprio carico sull’intera area appena acquistata. Esse riguarderanno principalmente la bonifica ambientale di tutta la zona, il cui costo è stato stimato attorno a 621mila euro, e la demolizione della parete a rischio crollo di Cascina Nuova che si affaccia sulla ex Strada Statale 42, che lo scorso 2 novembre ha costretto la Polizia locale e la Provincia di Bergamo a chiuderne una corsia e a regolarne la circolazione con un senso unico alternato che ancora oggi sta creando seri disagi al traffico in entrata e in uscita dal paese. Nel frattempo infatti, il Comune e la Provincia hanno ottenuto il permesso dalla Sovrintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio a procedere con l’abbattimento controllato della parte pericolante. a patto che venga salvaguardata la porzione del cascinale che fa angolo con la stessa statale. Dal sopralluogo effettuato nelle scorse settimane, è emerso che quest’ultima è di origine settecentesca e pertanto deve essere sottoposta a vincolo di tutela, impedendone la demolizione.