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Caravaggio, il dibattito sulle telecamere e il nodo della privacy poco prima dei furti a scuola

Il nuovo regolamento permette, a chi vuole, di mettere in rete anche le telecamere private per fini di videosorveglianza

Caravaggio,  il dibattito sulle telecamere e il nodo della privacy poco prima dei furti a scuola
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Colpo alla scuola elementare di Masano, via cinque computer portatili. Pochi giorni prima, la politica tornava a discutere di telecamere di videosorveglianza.

Furto a scuola a Masano, via i computer

I ladri sono entrati nell’edificio nottetempo, tra lunedì e martedì, grazie anche all’allarme fuori uso, pare per un sovraccarico di tensione in seguito a lavori sulla linea elettrica. Da una prima ricostruzione dei fatti, sembra che qualcuno abbia scavalcato la recinzione e si sia introdotto da una portafinestra forse rimasta aperta visto che non sono stati rilevati segni di scasso, sollevando la tapparella. Una volta dentro, ha aperto l’armadio dove erano custoditi i cinque dispositivi. Il sistema di videosorveglianza comunale potrebbe aver ripreso il o i responsabili, le immagini sono al vaglio dei carabinieri. Chi ha messo a segno il furto sapeva dell’allarme fuori uso? Un caso che la finestra fosse aperta? A stabilirlo sanno i militari, non si esclude nulla.

Il dibattito sulle telecamere e il nodo della privacy

Le telecamere in questi casi hanno un ruolo chiave, e nell’ultimo Consiglio comunale sono state oggetto di discussione. È stato infatti portato in approvazione settimana scorsa, all'unanimità,  l’accordo di contitolarità del trattamento dei dati personali per la gestione in forma associata del servizio di Polizia locale e del Regolamento comunale per la disciplina della videosorveglianza sul territorio comunale.

"Come è stato evidenziato dalla comandante Cristiana Vassalli in sede di commissione questo accordo si rende necessario per permettere a tutte le Forze di polizia di poter visionare anche le nostre telecamere - ha spiegato il segretario comunale Filippo Paradiso - per una maggiore efficienza e velocità nell’affrontare situazioni di pubblica sicurezza. Contestualmente viene proposta una modifica del regolamento per tener conto degli ultimi dettagli in sede di garanzia della privacy. In particolare in commissione si è discusso in merito al fatto di nascondere parte della visione delle immagini delle telecamere quando non è necessaria a garantire patrimonio e sicurezza pubblici. Il regolamento va reso uniforme in tutti i Comuni parte della convenzione, visto che ognuno ha il suo sistema di videosorveglianza che viene “riflesso” nella sede operativa caravaggina: devono quindi essere definiti i soggetti deputati alla visione e il modo in cui le immagini devono essere riprese".

La possibile apertura alle telecamere private

In commissione è emerso anche il tema della possibilità di aprire la convenzione ai privati.

"In questo modo si consente che le loro immagini siano depositate sui server - ha continuato il funzionario - Il regolamento lo consente. Per i privati che quindi volessero convenzionarsi e permettere l’accesso alle loro telecamere private, ovviamente in zone commerciali o simili, sarà possibile usufruire del servizio".

La Lega: "Bene che sia l'Amministrazione a caldeggiare l'accordo"

"È bene che sia l’Amministrazione comunale a caldeggiare il convenzionamento - ha commentato il consigliere leghista Rocco Lombardo - in modo che si possano utilizzare le telecamere nelle aree private ad utilizzo pubblico, per esempio quelle dove insistono i supermercati. Quanto alle immagini, vengono cancellate dopo sette giorni, salvo speciali esigenze in relazione a richieste investigative da parte dell’autorità giudiziaria o di attività di polizia giudiziaria. Nessuno vuole trasformare Caravaggio nel set del “Grande Fratello” ma i a mio avviso è un tempo limitato e ci sono situazioni in cui non c’è l’intervento dell’autorità giudiziaria, vedi il caso di un sinistro senza feriti. Si utilizzi il sistema per tutto quello che serve per la tranquillità dei cittadini".

Ma serve potenziare la rete

Il capogruppo Giuseppe Prevedini ha invece sollevato il tema del potenziamento delle telecamere. "A che punto siamo? - ha chiesto - sono stati fatti degli investimenti per la sostituzione degli occhi elettronici visto che qualcuno di essi non funziona? Anche perché con il passare del tempo diventano obsoleti rispetto alle nuove tecnologie in uso. Prima occorre modernizzare il parco degli strumenti, poi si fa la convenzione con i privati".

A Caravaggio 110 telecamere funzionanti

A rispondere è stato il sindaco Claudio Bolandrini.

"Un investimento per l’ammodernamento del sistema di videosorveglianza viene effettuato annualmente, si cambiano una decina di telecamere - ha affermato - e se ne installano 7-8 nuove sotto l’aspetto della migliore risoluzione delle immagini. Attualmente ne abbiamo 110 funzionanti. Abbiamo approfittato anche di due bandi del Ministero dell’Interno e della Regione. Siamo inoltre in attesa che ci venga finanziato il contributo di 40-50mila euro per far viaggiare le immagini su fibra a Vidalengo, cosa che garantisce una più alta risoluzione. A Masano è già stato fatto. Il sistema è ritenuto efficiente dalle Forze dell’ordine, lo ha dimostrato nel caso degli episodi recenti più gravi in materia di sicurezza. Aggiungeremo altre telecamere su aree commerciali e parchi nuovi». Circa la conservazione delle immagini, il primo cittadino ha precisato che «il termine è imposto dal Garante della privacy".

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