"Cambio vita" e lascia il commercio per vivere a contatto con la natura
Una svolta netta quella del 57enne, iniziata circa quattro anni fa, quando ha cominciato a mal tollerare l’ambiente urbano e la sua salute peggiorava.
Lo spinese Marco Bosia racconta la scelta di vita che lo ha spinto a lasciare il mondo del commercio per tuffarsi in quello bucolico dell’agricoltura e dell’allevamento.
"Cambio vita"
Una svolta netta quella del 57enne, iniziata circa quattro anni fa, quando ha cominciato a mal tollerare l’ambiente urbano e la sua salute via via andava peggiorando. Così ha detto basta e ha lasciato la catena di negozi per l’arredamento in cui lavorava.
"Non potevo più lavorare in quelle condizioni, ero stanco, mi stavo ammalando sempre più gravemente - dice con amarezza - soffrivo di esaurimento nervoso. Alla fine ho deciso di cambiare completamente vita, volevo staccare da quella routine che mi stava logorando, quindi ho colto la palla al balzo acquistando una cascina vicino a quella della Madonna del Bosco, e in due anni l’ho ristrutturata. La salute è subito migliorata, è bastato stare a contatto con la natura per rendermi un uomo nuovo. Ormai sono due anni che vivo qui con i miei animaletti e i miei alberi, non sono mai stato meglio in tutta la mia vita".
Una fattoria con centinaia di animali
La sua fattoria conta centinaia di animali.
"Ho iniziato con poco, quattro galline, un asinello, qualche pecora - continua Bosia - Ora in questo luogo che ho ribattezzato “Fattoria Primaluce” vivono 320 galline, cinque asini, quattro vacche, due vitellini, 15 pecore, due oche, un gattino e da un paio di settimane alcune anatre con i loro piccoli".
Il suo però non è un allevamento standard.
"Ho una regola ferrea - ha spiegato - lascio gli animali in pace in pace, devono vivere secondo la loro natura, io non intervengo mai se non per dare del cibo e costruire qualche riparo. Non svezzo i vitellini, non obbligo le galline a deporre le uova in un determinato luogo. Tutti convivono in armonia nonostante siano di specie completamente diverse. Noi esseri umani invece spesso facciamo differenze sulla base dell’etnia, ed è molto triste se ci riflettiamo per un attimo".
Produzione di uova, formaggi e miele
Passeggiando per la sua fattoria, Bosia mostra il suo laboratorio per lavorare il latte.
"Qui due volte a settimana creo i formaggi - spiega - è un hobby che ho insieme a quello dell’apicoltura e della distillazione della lavanda con cui produco profumi, deodoranti e saponi, tutto ad uso personale e della mia famiglia".
Ma per chi fosse interessato ai prodotti, c’è un self-service.
"Metto in vendita soprattutto miele e uova, posti sopra un piccolo carretto - ha precisato - ognuno prende ciò che vuole e mette i soldi nella cassetta che è sotto la strettissima supervisione delle mie fidate galline!".
Ma Bosia ha già in mente qualcos’altro per il futuro.
"Sto pensando a un bel progetto - conclude con aria molto seria - l’”Apiterapia”: un insieme di trattamenti mirati al recupero del benessere con i prodotti raccolti, trasformati e secreti dalle api. Dove è già presente so che ha ottenuto eccellenti risultati".
Una scelta di vita che ha messo Bosia in contatto con i più piccoli.
"Spesso mi vengono a trovare dei bambini - ha concluso - e quando mostro loro come vivono gli animali nella natura, mi guardano sempre con un sorriso e un’espressione di stupore che mi riempie il cuore".