Cambia lo psichiatra, sommossa dei pazienti al Cps di Treviglio. E l'Asst lo segnala all'Ordine
È diventata un'emergenza potenzialmente esplosiva ed estremamente delicata, la decisione dell'Asst Bg Ovest di trasferire uno psichiatra del Cps di Treviglio, al Cps di Romano
È diventata un'emergenza potenzialmente esplosiva ed estremamente delicata, la decisione dell'Asst Bergamo Ovest di trasferire uno psichiatra del Centro Psico Sociale di Treviglio, a quello di Romano di Lombardia. Quello che doveva essere un "normale" cambio organizzativo interno all'Asst Bergamo Ovest ha infatti, complice l'opposizione dello stesso professionista, dato origine ad un'improvvisa reazione di alcuni pazienti, che minacciando di smettere di assumere le terapie cui sono sottoposti hanno scritto diverse mail e post di protesta sia all'azienda che ai giornali locali, in alcuni casi paventando persino gesti estremi. Una "sommossa" sobillata dallo stesso medico, secondo la direzione aziendale, che ha quindi aperto nei confronti del suo dipendente un procedimento disciplinare, e inoltrato una segnalazione all'Ordine dei Medici di Bergamo.
Trasferimento dopo un pensionamento
Tutto è cominciato nelle scorse settimane, quando l'Asst Bergamo Ovest ha pianificato una riorganizzazione del Dipartimento di Salute mentale e dipendenze, motivata in parte a causa delle nuove linee guida regionali in materia e in parte per sostituire un medico che andrà a breve in pensione. In attesa dell'assunzione di due nuovi psichiatri, il direttore sociosanitario dell'Asst Andrea Ghedi ha disposto il trasferimento del dottor Adriano Aletti dal Cps cittadino, che ha sede al terzo piano della Casa di comunità in via Matteotti, all'analoga struttura di Romano. I suoi pazienti saranno quindi presi in cura dall'attuale Primario di Psichiatria Emiliano Monzani, che nel frattempo è diventato direttore del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura, ora non più ospedaliero ma dipartimentale.
"Un avvicendamento delicato, ma che può capitare, per qualunque motivo - spiega Ghedi - Nel caso specifico, il prossimo pensionamento di uno psichiatra in servizio nelle comunità dell'Isola Bergamasca ci ha visti costretti a far tornare in servizio nelle comunità di Bonate Sotto e Bonate Sopra di uno psichiatra che era da alcuni mesi in "prestito" al Cps di Romano. Ma in questo modo, la struttura romanese sarebbe rimasta sguarnita: a Romano sarebbe rimasto un solo psichiatra, al lavoro su un bacino d'utenza particolarmente delicato e sensibile, epidemologicamente molto esposto a questo tipo di criticità. Per questo, fatte tutte le valutazioni cliniche del caso, abbiamo deciso per il trasferimento del dottor Aletti al Cps di Romano. Nel frattempo, attendiamo i tempi tecnici per l'assunzione di due nuovi psichiatri, tramite un bando di concorso che è stato pubblicato nei mesi scorsi".
L'opposizione di Aletti
Il problema è che al trasferimento a Romano, pur all'interno della stessa struttura organizzativa, il dottor Aletti si è fermamente opposto. E qui sono cominciati i problemi: cambiare psichiatra non è un "normale" cambio di professionista, perché spesso tra paziente e medico si crea un legame che sfiora la dipendenza, e la sostituzione dev'essere gestita con estrema attenzione. Le circostanze, in questo caso, hanno portato ad un cambio invece burrascoso. Mentre il medico protestava con l'Asst Bergamo Ovest, i suoi pazienti in cura al Cps di Treviglio hanno cominciato a loro volta a protestare vivacemente a mezzo di diverse mail e di post sui social network, chiedendo all'Asst di ritirare il provvedimento. In pochi giorni, la pila di mail arrivate all'indirizzo di Ghedi ha raggiunto un'altezza di qualche centimetro. "Diverse contengono minacce e insulti" lamenta il direttore sociosanitario, che a seguito di alcune verifiche interne avrebbe anche trovato diverse indicazioni a sostegno del fatto che a "sobillare" i propri pazienti ad una protesta pubblica sia stato lo stesso professionista. Un comportamento anti-deontologico, accusa l'Asst Bergamo Ovest che non ha esitato a segnalare Aletti all'Ordine dei medici e ad aprire nei suoi confronti un provvedimento disciplinare.
Mail e post di protesta, con minacce di gesti estremi
Alcune delle mail e dei post da parte dei pazienti di Aletti contengono peraltro minacce di gesti estremi. Il dottor Aletti "ha letteralmente salvato la vita" a diversi pazienti "con la sua professionalità ed umanità" spiega ad esempio una paziente di Treviglio.
"Io stessa non sarei qui a scrivere questo post, se non avessi avuto lui al mio fianco". "Mi chiedo se chi ha operato tale scelta sia realmente in grado di comprendere la portata degli effetti su pazienti psichiatrici seguiti da anni, se non da decenni come nel mio caso, dallo stesso professionista, nel quale ripongono la massima fiducia, e di assumersi la responsabilità delle conseguenze anche estreme - prosegue la donna - Mi chiedo se creda realmente che dopo magari 15 anni di rapporto terapeutico si possa iniziare ex novo con un altro terapeuta. Da parte mia la risposta è già un netto No. Abbandonerei la frequentazione del CPS e l'assunzione delle terapie. Qualcuno ha valutato questa eventualità e le relative possibili ricadute, comprese le più estreme? Non ritengo assolutamente di essere nell'ambito di ipotesi assurde, quanto in quello di possibilità più che concrete per numerosi pazienti".
La stessa paziente lamenta inoltre di aver saputo del cambio soltanto per un caso.
"Sono stata dimessa da un lungo ricovero extraregione, ho contattato il mio Psichiatra per prendere accordi per i prossimi appuntamenti presso il CPS di Treviglio, e sono stata avvisata che, a far data dal 3 aprile Aletti sarebbe stato dislocato al Cps di Romano. Se non avessi chiamato lui direttamente, non avrei mai saputo nulla fino al momento in cui mi sarei trovata senza il medico che mi segue dal 2006".
Le accuse dell'Asst Bergamo Ovest: "Ha sobillato una protesta pro domo sua, minando la salute dei pazienti"
La situazione, già delicata, è quindi in breve precipitata.
"La decisione del trasferimento del dottor Aletti è stata valutata da personale clinico, con senno e non certo per caso - spiega Ghedi - Il comportamento del medico è stato deprecabile: per tutelare il proprio interesse di non volersi spostare dalla sua seggiola a Treviglio, ha avvallato una protesta "pro domo sua", che evidentemente gli è poi sfuggita di mano. Al contrario, Aletti avrebbe dovuto contattare, rassicurare e tranquillizzare i suoi pazienti sul fatto che il passaggio di consegne con Monzani sarebbe stato organizzato dagli stessi clinici con tutte le cautele del caso. Avrebbe potuto tranquillamente gestire la presa in carico dei nuovi pazienti a Romano e accompagnare gli ex pazienti verso il nuovo medico, che è a sua volta un professionista molto qualificato. Non si può minare in questo modo la salute dei pazienti, peraltro in un momento tanto delicato. Sarebbe stato più onesto se avesse fatto causa all'azienda, contestando la decisione del trasferimento..." continua ancora Ghedi.
"Potenzieremo le strutture per la Salute mentale a Treviglio"
Ghedi ha poi risposto alle pesanti critiche arrivate dai pazienti di Aletti circa la gestione del Cps e in generale sullo stato dei servizi per la Salute mentale in città.
"Voglio tranquillizzare tutti sul fatto che l'Asst Bergamo Ovest crede molto nell'importanza di questo dipartimento, che non a caso in questi anni è stato potenziato, nonostante la fatica nel trovare psichiatri e medici che notiamo anche in questo settore - spiega Ghedi - Se non fosse così, non avremmo assunto una ventina di psicologi solo l'anno scorso, e non staremmo progettando di rilanciare anche lo stesso Cps, che oggi è costretto in spazi piuttosto risicati al terzo piano di via Matteotti".
Quanto alla gestione dei pazienti di Aletti, l'azienda assicura che "risponderemo ad ogni paziente", e che ogni criticità sarà gestita, in attesa della chiusura del bando di gara per l'assunzione dei due nuovi psichiatri.
Contattato il Cps di Romano, non è stato al momento possibile parlare con il medico interessato.
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