Benemerenza civica alla memoria per Stefano Malchiodi
Domenica scorsa il sindaco ha assegnato il riconoscimento ai familiari del regista prematuramente scomparso. Premiati anche Giuseppe Tomasoni, Valentina Dolci, la «Stamperia di Martinengo» e Nicoletta Bellebono
Assegnata al compianto regista Stefano Malchiodi la prima benemerenza «Magnificae Communitatis Martinenghi» postuma, un riconoscimento alla memoria che i familiari del regista di Martinengo hanno ricevuto commossi. Una cerimonia intensa, che ha celebrato i brillanti risultati ottenuti nell’ultimo anno anche da Giuseppe Tomasoni, Valentina Dolci, Nicoletta Bellebono (assente per impegni familiari) e dall’azienda "Stamperia Martinengo", rappresentata dal responsabile amministrativo Paolo Marchesi. Ad applaudirli una sala consiliare gremita.
Il ricordo di Stefano Malchiodi
È andata al di là delle più rosee aspettative la partecipazione della cittadinanza all’evento, fortemente voluto dal sindaco Pasquale Busetti che, nell’ultimo Consiglio comunale, ha riportato alla sua denominazione originale la benemerenza, istituendo anche un albo d’oro in cui i premiati hanno apposto la loro firma, accompagnata dalla motivazione per cui è stato conferito loro il riconoscimento. Tra gli altri erano presenti il consigliere regionale del Pd Davide Casati, il presidente dell’associazione dei Fanti Luciano Dehò, che hanno portato un saluto, e il maresciallo dei carabinieri Giovanni Ranieri.
"A Martinengo c’è una realtà molto positiva, che ci rende onore – ha esordito il primo cittadino, affiancato dal vice Fabrizio Plebani e dall’assessore a Bilancio, legalità e pari opportunità Loretta Sassi - tutti, al di là delle diverse idee politiche, lavoriamo per il bene comune e ringrazio tutti per questo".
Poi ha chiamato sul palco i familiari di Malchiodi, il papà Giancarlo e il fratello Giorgio, accolti da un caloroso applauso.
"Ricordare Stefano, prematuramente scomparso il 18 dicembre dell'anno scorso, è motivo di orgoglio per la nostra comunità - ha affermato ancora il sindaco - le sue doti sono emerse sin da giovanissimo: dopo il liceo si iscrive al corso di produzione e cinematografia della 'Civica scuola di cinema Luchino Visconti' di Milano dove si diploma nel 2014 con una tesi sul cinema indipendente. Da gennaio 2015 a dicembre 2017 frequenta il corso di montaggio del 'Centro Sperimentale di Cinematografia' di Roma dove si diploma e in questo periodo coltiva la passione per le possibilità creative del cinema di repertorio conseguendo premi e riconoscimenti. Fra il 2018 e il 2019 realizza 'Anne' diretto insieme a Domenico Croce e vince il premio come miglior corto alla 15esima edizione di 'Cortinametraggio'. Nel 2021 vince anche il prestigioso 'David di Donatello' sempre come miglior cortometraggio. Ultimamente ha ricevuto anche il 'Ciack d’oro'. Ricordare Stefano significa condividere memorie, sentimenti, passione vera e il suo tributo colmo di amore al cinema".
Ai familiari del regista è stata consegnata una pergamena e una medaglia d’argento con il logo della città «per il talento, per l’amore verso il cinema e per la sua visione di rilievo oltre i confini», e il fratello ha voluto spendere due parole di ringraziamento e tratteggiare la figura del regista.
"Grazie al sindaco e alla Giunta per questo premio ma anche tutte le associazioni e la comunità che quest’anno attraverso numerosi eventi e manifestazioni ci hanno permesso di raccontare Stefano e le sue passioni - ha affermato - lui era una persona solare e spensierata, le sue opere volevano comunicare emozioni e arrivare al cuore della gente".
Benemerenze ad altri tre cittidini e a una ditta
La benemerenza civica è stata consegnata a Tomasoni, imprenditore e membro di diverse associazioni, "uomo umile, che ha sempre lavorato dietro le quinte con passione", come ha rimarcato il sindaco, "per l’attaccamento alla comunità martinenghese e per aver concretamente testimoniato il valore del vivere insieme, dimostrando che esistiamo solo attraverso gli altri".
"Grazie ai cittadini di Martinengo dei quali anche io faccio parte e ne sono fiero - ha detto - quel che ho realizzato l’ho fatto senza voler strafare".
La ditta "Stamperia di Martinengo", che quest’anno celebra il mezzo secolo di vita e conta più di un centinaio di dipendenti, tra i quali molti martinenghesi, può vantare un marchio di livello internazionale e rappresenta "un orgoglio e un esempio per la città perché molto attenta all’innovazione e all’impatto ambientale" come ha tenuto a sottolineare Busetti, ha ricevuto la benemerenza "per il traguardo raggiunto in campo imprenditoriale e per il riservato sostegno alla comunità di Martinengo".
"Grazie al sindaco, alla Giunta, al Consiglio e alle associazioni che hanno sostenuto l’azienda per la candidatura alla benemerenza che ci fa estremamente onore e piacere. Festeggiamo 50 anni e voglio ringraziare tutti i nostri collaboratori che si sono alternati fino ad oggi permettendo all’azienda di crescere, sviluppare un fatturato importante e di farsi conoscere a livello mondiale. Porto il saluto dell’amministratore delegato Fabio Ferrari che non è potuto essere presente per impegni precedenti. Sentiamo il ruolo sociale della nostra azienda e, seppure il periodo è difficile, pensiamo che l’attenzione al territorio, alla comunità, alle persone debba essere preminente, oltre a fare profitto".
Quindi il premio è stato consegnato a un’atleta di 20 anni, Dolci, campionessa di tiro al piattello, nipote di Renato Lamera, a sua volta campione della specialità, "per i notevoli risultati ottenuti in ambito sportivo, dando lustro alla comunità di Martinengo".
"Ringrazio mio padre e mio nonno che mi hanno fatto scoprire questo sport - ha affermato la ragazza - all’inizio non lo volevo praticare ma poi me ne sono innamorata. L’anno scorso ho vinto il campionato italiano, quest’anno sono arrivata seconda e, entrata in Nazionale, ho conquistato il quinto posto all’Europeo".
"Lo sport è il salvavita sociale, guai se mancasse - ha aggiunto il nonno - i valori che ci sono dietro sono molto importanti. Grazie al sindaco e alla Giunta per questa iniziativa".
Infine il primo cittadino ha annunciato che Bellebono, premiata "per l’impegno, la dedizione e il calore umano con cui ha arricchito la quotidianità degli ospiti, creando un’atmosfera di serenità e gioia nella 'Rsa Bolicco'", riceverà il riconoscimento sabato 21 dicembre alla casa di riposo alle 16.30.
Per chiudere in bellezza la mattinata a tutti è stato offerto un piccolo rinfresco.
Premi di laurea
Mattinata di festa anche per i giovani più brillanti della città, premiati con un attestato e un bonifico di mille euro ciascuno per il traguardo della laurea in Medicina e Chirurgia con 110 e lode.
"Mi sono laureata un anno fa all’università di Brescia - ha esordito Micaela Brunelli - è stato un percorso travagliato ma alla fine sono molto soddisfatta di poter svolgere questo lavoro. Nel 2025 inizierò il corso di formazione in Medicina Generale che dura tre anni per poter esercitare come medico di base. Grazie al Comune per il premio, e a tutti coloro che mi hanno sostenuto fino ad oggi: la mia famiglia e il mio fidanzato che sono qui".
"Mi sono laureato all’università Bicocca di Milano e concluderò a febbraio il percorso cominciato l’anno scorso per diventare, se resisto, un anatomopatologo - ha scherzato Fabio Del Carro - Un grazie al Comune e alla mia famiglia".
Applausi scroscianti per entrambi i ragazzi, che andranno a infoltire le fila sempre più scarne del personale sanitario nazionale.