Aumenta il costo della mensa scolastica, minoranze all'attacco contro il rincaro alle famiglie
Da quest'anno l'Amministrazione ha deciso di apportare un adeguamento al costo dei pasti in mensa, attirandosi le critiche delle opposizioni.
Dopo nove anni aumentano i costi della mensa scolastica: il pasto giornaliero per il tetto Isee massimo passerà da 4,98 a 5,84 euro. Ad annunciare la decisione entrata in vigore da quest’anno è stata l’Amministrazione comunale di Fara Gera d'Adda, all’interno di una comunicazione che ha subito fatto discutere il paese e sollevato le polemiche dei due gruppi d’opposizione.
Aumenta il costo dei pasti, ma anche le fasce Isee per gli sconti
"Da almeno nove anni il prezzo dei pasti in mensa non veniva adeguato, mentre i costi, soprattutto nell’ultimo biennio, sono molto aumentati – spiega l’Amministrazione del sindaco Raffaele Assanelli – Non risulta, pertanto, più sostenibile e nemmeno giustificabile porre a carico del bilancio comunale il pesante gap tra il costo totale del servizio e quanto viene incassato come remunerazione dello stesso".
Per tale motivo, se nel 2024 l’ente ha sostenuto circa 200mila euro dei costi della mensa, nel 2025 ne sosterrà "solo" 140mila. Confermate, invece, le riduzioni per il secondo figlio e la gratuità per i figli dal terzo in poi, così come le riduzioni tramite Isee, rafforzate con l’inserimento di una nuova fascia, quella tra i 14 e i 18mila euro di reddito. "Nello specifico il pasto a “prezzo pieno” passa da 4,98 a 5,84 euro per la fascia d’Isee massima che è quella oltre i 18mila euro" chiarisce l’Amministrazione. A scalare e pubblicate sul sito del Comune, invece, le altre fasce di reddito e costo rese note dall’ente, che deve comunque fare i conti con gli attacchi ricevuti dopo la decisione.
L'ironia di "Rete Civica", "Un regalo per l'anno nuovo"
Il primo ad intervenire sulla questione è stato Angelo Moleri che, con la sua "Rete Civica", ha parlato di un "regalo" per l’anno nuovo:
"Con una lettera incredibile l'Amministrazione ha comunicato che il costo del pasto delle mense scolastiche e del nido aumenterà da 4,98 a 5,84 euro perché, come è scritto nella comunicazione, "non risulta più sostenibile e nemmeno giustificabile porre a carico del bilancio il pesante gap tra quanto speso e quanto incassato dal Comune". In sostanza, diciamo noi, l'Amministrazione non ritiene sostenibile aiutare le famiglie – attacca Moleri – L'Amministrazione però ha ritenuto prioritario negli ultimi mesi fare variazioni di bilancio e stanziamenti per l’acquisto del seminterrato sotto la sala consigliare, che costerebbe 100mila euro da versare al Parco Adda Nord, per una compagnia milanese, che farà cinque spettacoli teatrali al costo di 14.762 euro, oltre agli ottomila euro per un agronomo che spieghi come applicare un regolamento per il taglio alberi che è in vigore da oltre 25 anni. Insomma, Assanelli e la sua Amministrazione hanno semplicemente deciso di finanziare interventi molto meno utili e meno giustificabili" conclude la minoranza, che si riserva di verificare la legittimità del provvedimento, essendo state le tariffe modificate in corso di anno scolastico.
Anche Filotto contro la decisione
Di parere simile anche il gruppo "Nuova Proposta" di Gianni Filotto, che evidenzia l’aumento del 17 percento sulle tariffe del servizio e sottolinea, a sua volta, come tale decisione non fosse stata comunicata all’interno del programma elettorale dell’attuale Amministrazione. "Gli aumenti dei costi del servizio sono in atto da alcuni anni, e la situazione relativa era ben nota da tempo – fa notare il consigliere – Dell’applicazione di tale, forte, aumento, però, non c’era alcuna traccia nel recente programma elettorale dell’Amministrazione Assanelli".