Treviglio

Augusto Baruffi, 13 anni da presidente della Casa di riposo: "L'ho trasformata in una multiservizi"

L'incarico alla guida della Fondazione Anni Sereni scadrà tra pochi giorni: ecco il suo bilancio di fine mandato

Augusto Baruffi, 13 anni da presidente della Casa di riposo: "L'ho trasformata in una multiservizi"
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Augusto Baruffi, presidente della Fondazione Anni Sereni, che gestisce la Casa di riposo dei Comuni di Treviglio, Caravaggio e Fara d'Adda, è prossimo a lasciare il suo incarico dopo 13 anni.

Augusto Baruffi

"Ho un unico rammarico: quello di non essere riuscito ad aprire una Residenza sanitari per disabili. Per il resto credo sia sotto gli occhi di tutti il grande lavoro che abbiamo fatto in questi 13 anni». Augusto Baruffi a pochi giorni dal congedo come presidente della Fondazione Anni Sereni, ha tracciato un bilancio dei suoi mandati cominciati nel 2011, quando ereditò una situazione non proprio rosea.

"Non è stato facile - ha sottolineato - ma ora posso ritenermi soddisfatto del lavoro fatto. La casa di riposo è diventata di fatto una multiservizi e nel contempo abbiamo riqualificato le strutture esistenti, realizzandone di nuove".

Hospice, uno dei fiori all'occhiello

Augusto Baruffi ha poi illustrato i lavori effettuati sotto la sua presidenza. A cominciare, nel 2012, dal primo piano della Palazzina Lodigiani, con la realizzazione di 6 minialloggi (327 mila euro di investimento), e all’intervento, due anni dopo, al piano rialzato dello stesso stabile, con la realizzazione di due minialloggi, la nuova sala soggiorno con terrazza e il "Coco Bar" (614 mila euro). Nel contempo, la Fondazione è riuscita a mettere a contratto 24 posti per i malati di Alzheimer, che prima erano solo accreditati. Tra il 2014 e il 2015 uno dei fiori all’occhiello: la realizzazione dell’Hospice (dedicato a San Riccardo Pampuri), il primo nella Bassa bergamasca, e il reparto di Cure Intermedie. Un’opera che ha richiesto un investimento di quasi 2,2 milioni di euro.

"E’ stata una sfida difficile che alla fine abbiamo vinto - ha ricordato l’ormai quasi ex presidente - Se gli otto posti dell’hospice sono gratuiti è grazie alla raccolta di firme che avevamo avviato all’epoca".

La nuova ala e il superbonus

Nel 2016, il Cda guidato da Augusto Baruffi ha poi avviato il servizio Adi (assistenza domiciliare integrata) e di Casa di riposo aperta. Servizi che oggi riguardano 300 utenti sul territorio. Tra il 2016 e il 2018 si è poi proceduto alla riqualificazione dell’edificio principale (la palazzina San Giovanni Paolo II) per un totale di oltre 400 mila euro. Si arriva quindi al 2020, con la realizzazione della Palazzina Santa Gianna Beretta Molla. Un intervento da 4,2 milioni di euro, grazie ai quali vengono messi a disposizione 35 nuovi posti letto, 18 dei quali per i malati di alzheimer. Attualmente sono infine in corso i lavori per il superbonus del 110%, che porteranno la casa di riposo in classe energetica A3. Lavori per circa 9 milioni di euro che riguarderanno l’edificio principale, la Palazzina Lodigiani e la Palazzina Pampuri.

"E' stata una sfida immensa"

"E’ stata una sfida immensa, perché abbiamo trasformato una semplice casa di riposo in una multiservizi all’avanguardia che non ha molti eguali perfino a livello nazionale - ha commentato Augusto Baruffi - In questi anni abbiamo anche assunto 60 persone con contratto a tempo indeterminato, ma soprattutto abbiamo dato risposte alle persone sul territorio con un occhio sempre al contenimento dei costi. La mia soddisfazione più grande è comunque la collaborazione nata con la Cooperativa Aga (comunità di Pontirolo che si occupa del recupero di tossicodipendenti, ndr): è bellissimo vedere questi ragazzi fare del volontariato all’interno della nostra struttura. Tutto quello che abbiamo realizzato - ha concluso Baruffi - è grazie al lavoro dei tre Cda che mi hanno sostenuto in questi anni. Colgo l’occasione anche per ringraziare i dipendenti, i sindacati, il Comitato Parenti, i volontari, Ats Bergamo, l’Asst Bergamo Ovest, le banche, i sacerdoti e i sindaci dei tre Comuni consorziati. Senza tutte queste persone difficilmente avremmo raggiunto questo obiettivi".

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