Caravaggio

Auguri a Stella Reghenzi, cent'anni e sette vite come i gatti

Sabato 27 gennaio ha tagliato l'invidiabile traguardo del secolo di vita, circondata dall'affetto dei suoi cari

Auguri a Stella Reghenzi, cent'anni e sette vite come i gatti
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L'avevano data per spacciata nel 1967 e più volte scompensi cardiaci avevano fatto temere per la sua salute ma Stella Reghenzi, bresciana d'origine ma caravaggina di adozione, è una roccia e sabato 27 gennaio ha festeggiato 100 anni.

Stella Reghenzi taglia il traguardo del secolo di vita

Un sorriso bonario quello di Stella e una vita dedicata alla famiglia, che sabato ha organizzato una bella festa di compleanno in suo onore. E ce ne sarà una seconda, perché possano essere presenti anche i nipoti che non hanno potuto partecipare. Nonna Stella se le merita, lei che ha attraversato il periodo buio della guerra, tra fame e bombe, e cresciuto cinque figli.

"La mamma è nata a Seniga, un paesino bresciano, ed è cresciuta con due fratelli e due sorelle - racconta la figlia Loredana Allegri - da giovane ha lavorato in campagna con la famiglia. Quando ha conosciuto mio padre, Luigi Allegri, nato in un paese vicino, Milzano, era già fidanzata: è stato un colpo di fulmine: ha lasciato il ragazzo con cui stava e ha sposato lui nel 1947. Adesso fatica un po' con la memoria ma ci ha sempre raccontato degli anni duri della Seconda Guerra Mondiale, in cui si soffriva la fame e si viveva nel terrore dei bombardamenti: per evitare che gli aerei colpissero le abitazioni si dipingevano i vetri di verde la sera, così da nascondere la luce accesa. Una volta però una bomba cadde a poca distanza della sua casa, lasciando un cratere enorme e tanta paura nel cuore di tutti..."

"La mamma ha sette vite come i gatti"

Ricordi dolorosi, lasciati alle spalle quando Stella ha cominciato una nuova vita con il suo Luigi, trasferendosi nella Bergamasca.

"Il papà aveva trovato lavoro alla Balzaretti di Vidalengo e così si trasferirono a Carvaggio, era il 1957 - continua la figlia - la mamma ha sempre fatto la casalinga, accudendo noi cinque figli, e arrotondando con il lavoro di lavapiatti in uno dei ristoranti vicini al Santuario. Io sono l'ultima e quando, nel 1967, ero appena nata, alla mamma diedero pochi giorni di vita: un medico le aveva diagnosticato un tumore al seno, invece era solo una mastite. Mio padre era disperato, andò al Santuario a chiedere la grazia alla Madonna, c'èra già una famiglia disposta ad adottarmi... La mamma ricominciò a mangiare e si riprese da sola, con il solo aiuto di nonna Sibilla. Non solo quella volta fece temere per la sua salute, più volte ha avuto scompensi cardiaci ma poi ce l'ha sempre fatta ed è ancora qui tra noi... Ha sette vite come i gatti!".

Una tempra d'acciao quella di Stella, che vive con la badante e uno dei figli, in via Bamfi.

"Il segreto della sua longevità? Non saprei ma ha sempre mangiato tanto e di tutto - conclude Loredana - e finché ha potuto leggeva molto. Oggi è in buona forma ed è stata davvero felice per la sua festa".

 

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