Asst Bergamo Ovest, la Cgil presenta un esposto per denunciare la carenza di medici internisti
La replica dell'azienda: "Come al solito il sindacato non fa accordi ai tavoli e porta fuori la sua disinformazione fino al procurato allarme".
Un esposto al Prefetto di Bergamo, ai sindaci di Romano di Lombardia e di Treviglio, all'Ats di Bergamo e alla Direzione Generale Welfare della Regione Lombardia, per denunciare la carenza di medici internisti nella Asst Bergamo Ovest.
Asst Bergamo Ovest
A sottoscrivere l’esposto contro la Asst Bergamo Ovest sono la FP-CGIL e il CIMO (Coordinamento Italiano Medici Ospedalieri) provinciali che tornano a denunciare una “diffusa carenza di organico medico ma anche infermieristico, che si ripercuote non solo sull’organizzazione del lavoro e sul personale, ma ovviamente anche sul servizio offerto a pazienti e cittadinanza degli ospedali di Treviglio e Romano”. “Per coprire turni in cui dovrebbero essere impiegati medici internisti, che però mancano - spiegano Andrea Pavone di FP-CGIL Medici, Giorgio Locatelli, segretario generale di FP-CGIL di Bergamo, Andrea Bettinelli, funzionario della stessa categoria, e Fabio Romano di CIMO - la direzione ha incaricato oncologi e cardiologi che non sono equipollenti rispetto alla figura dell’internista e dunque che non sono correttamente impiegati”.
"Medici privi di formazione"
"Nello specifico - si legge nell'esposto - le organizzazioni sindacali contestano la scelta della Asst Bergamo Ovest di destinare, durante il mese di luglio, 3 dirigenti medici della Unità Operativa di Oncologia alla copertura dell’attività ordinaria e dei turni di guardia presso Medicina Interna 2 del Presidio Ospedaliero di Romano di Lombardia. I dirigenti medici individuati non hanno specialità equipollente a quella di medicina interna, e – prosegue il testo dell’esposto – sono privi quindi della formazione specialistica adeguata, non potendo oltretutto svolgere corsi di aggiornamento in medicina interna. Causa l’estrema penuria di personale medico delle UO di Medicina di entrambi i presidi ospedalieri della ASST Bergamo Ovest, non hanno la possibilità di effettuare alcun training preliminare né di poter svolgere la propria attività affiancati ad uno specialista in Medicina Interna se non occasionalmente”.
"Una vera e propria fuga di medici"
“Su un organico medico iniziale di una ventina di medici internisti su tutto il perimetro della Asst Bergamo Ovest, nell’ultimo anno abbiamo assistito a ben otto fuoriuscite per dimissioni con l’intenzione di passare a strutture pubbliche limitrofe - proseguono i sindacalisti - È un indice chiaro del disagio che si vive nell'azienda, una vera e propria fuga. Le scarse adesioni alle procedure concorsuali sinora bandite dovrebbero interrogare la Direzione Strategica sulle ragioni profonde della contingente scarsa attrattività aziendale. Quello che a noi preme tutelare - aggiungono - oltre che un ambiente di lavoro idoneo per i nostri lavoratori iscritti, è anche la qualità del servizio pubblico, non solo in termini di numero di ricoveri e posti letto, ma anche dell’efficacia delle cure e della qualità della presa in carico del paziente, che solo un organico adeguato nel rispetto di competenze e professionalità, sia mediche che infermieristiche, può garantire”.
"Carenza anche tra gli infermieri"
A margine, l’esposto segnala infatti anche una “significativa carenza tra gli infermieri, particolarmente evidente nella Unità Operativa di Medicina Generale, tale che il personale infermieristico e socio-sanitario operante sulle 24 ore corrisponde sovente, nella gestione ordinaria, ai contingenti minimi previsti in caso di sciopero e non è previsto alcun margine rispetto ai livelli minimi di assistenza stabiliti dai criteri per l’accreditamento. Nell’ambito ospedaliero e territoriale della Asst Bergamo Ovest si ipotizza un gap di oltre 50 infermieri rispetto al fabbisogno per garantire un’adeguata copertura dei servizi. È quanto mai auspicabile un intervento prima che tale circostanza si traduca in eventi avversi (le evidenze scientifiche dimostrano una correlazione tra la diminuzione di infermieri e l’aumento dei decessi in ambito ospedaliero)”.
La replica della Asst Bergamo Ovest
"La segnalazione non è di quelle preoccupanti - replicano dalla Asst Bergamo Ovest - Come al solito la FP-CGIL (questa volta con CIMO) non fa accordi sui tavoli sindacali aziendali e porta fuori la sua disinformazione fino al procurato allarme (art. 658 C.P.). Cominciamo per l’ennesima volta a rispondere punto per punto contestando tutte le falsità e/o inesattezza contenute nel comunicato stampa emesso da Francesca Ghirardelli dell'Ufficio Comunicazione CGIL Bergamo:
Per 'disposizioni unilaterali' riteniamo le disposizioni della Direzione Sanitaria disposte con lettere del 16.05.2023 prot. n. 19539, del 23.06.2023 prot. n. 24673, del 06.07.2023 prot. n. 26566 con le quali si stabilisce, in prosecuzione alle precedenti modalità operative già in essere, il prosieguo della assegnazione temporanea dell’equivalente di 1 Dirigente Medico (e non 3) della Unità Operativa dapprima di Oncologia e secondariamente di Cardiologia, alla Medicina Generale di Romano di Lombardia, all’Ospedale di Romano di Lombardia, presso il quale le attività di guardia di Medicina vengono comunque svolte con presenza in Ospedale di:
1 medico del Pronto Soccorso h. 24 in presenza attiva
1 medico del Servizio di Anestesia in presenza attiva h. 12/24 e in pronta disponibilità notturna/festiva
1 medico specialista della Chirurgia in presenza attiva h. 12/24 e in pronta disponibilità notturna/festiva
Precisiamo ancora una volta che, le specialità di Oncologia e di Cardiologia non sono 'equipollenti' (caratteristica necessaria per l’accesso al 2° livello dirigenziale) ma sono “affini” a Medicina Interna, affinità per la quale è possibile l’accesso alla dirigenza e pertanto compatibile con le attività svolte.
Pertanto, si rigetta quanto sopra indicato, sulla non sicurezza delle cure fornite, anche alla luce delle disposizioni impartite con lettere protocollo n. 26103 del 04.07.2023, sul trasporto pazienti, concordata con i Medici Direttori di SC di Medicina, Pronto Soccorso e Anestesia e Rianimazione del Presidio di Romano di Lombardia e di quanto affrontato e chiarito nell’incontro con i Medici Oncologi del 28 giugno u.s. di cui al verbale.
Il tema era già stato affrontato e specificato anche nel corso dell’incontro sindacale del 06 luglio u.s. nel quale sono state date risposte alle stesse domande poste, verbale dell’incontro già inviato alle OO.SS. senza alcuna ulteriore osservazione.
Per quanto riguarda la dotazione infermieristica, non risultano carenze in funzione della disponibilità ed occupazione posti letto che, nel periodo estivo, sono stati ridotti sia a Treviglio che a Romano di Lombardia.
Diversa è la questione dei 'fabbisogni teorici' che qui non ci riguarda.
In conclusione, a rassicurazione dei cittadini, tutti i servizi della ASST sono attivi anche nel periodo estivo e non vi è alcuna interruzione degli stessi".