Arte, letteratura e storia: il castello di Pagazzano fa il pieno di eventi
Tra la rassegna letteraria, il festival celtico e la mostra "Analogie: il logos del colore", il castello apre alla cultura a 360 gradi.
E' un periodo ricco di iniziative per il castello di Pagazzano, grazie all'impegno della Civiltà Contadina e alla collaborazione con la laureanda Eleonora Bianchi, che ha organizzato nel maniero la mostra "Analogie: il logos del colore".
Una mostra artistica in castello
Proprio dalla mostra allestita dalla 22enne mozzanichese partiamo nel presentare gli eventi in castello. "Analogie: il logos del colore" è infatti il progetto di laurea di Eleonora, che ha raccolto a Pagazzano oltre 30 opere degli artisti Tiziano Bellomi (veronese) ed Enzo Esposito (di origini campane, ma residente a Milano). L'esposizione è stata inaugurata la scorsa settimana all’interno dello storico maniero, e rimarrà visitabile per i prossimi weekend fino al 10 luglio (il sabato dalle 15 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19).
Laureanda triennale nel corso di Comunicazione e Valorizzazione del patrimonio artistico presso l’Accademia di Belle Arti di Brescia, Eleonora Bianchi ha così presentato la mostra allestita insieme al proprio relatore, il professore Matteo Galbiati.
Quando sono andata da lui la prima volta mi ha proposto di condurre un progetto su Bellomi ed Esposito, e ho accettato volentieri: mi è piaciuto il loro lavoro perché costituisce un dialogo sul tema del colore e della sua materia. Osservando le opere possiamo notare come Esposito elabori questo tema in maniera più “caotica” e libera, più espressiva, a volte perfino quasi violenta. Bellomi lavora invece su quadri a bande verticali, secondo una poetica artistica più lineare e ragionata, quasi cerebrale nella gestione del colore.
Prosegue domani la rassegna letteraria
Non solo arte: in castello continuano con profitto anche gli appuntamenti della rassegna letteraria. Dopo il primo incontro di un paio di settimane fa, sarà ospite del maniero domani, domenica 18 giugno alle 18.30, la scrittrice cremasca Anna Zanibelli con il suo "Sotto il segno del drago". E' questo il secondo di tre incontri organizzati dal gruppo Civiltà Contadina attraverso il proprio volontario Federico Gobbetti, referente della rassegna.
Possiamo dire di aver confermato con qualche lieve modifica il format dello scorso anno - ha raccontato Gobbetti - La rassegna prevede infatti tre appuntamenti: il primo si è svolto il 27 maggio con Rumi Nicola Crippa e la sua raccolta di poesie "Le alchimie dell’anima". Domani avremo ospite invece la scrittrice cremasca Anna Zanibelli con il suo romanzo storico "Sotto il segno del Drago", prima di concludere il 15 luglio prossimo con lo studioso Massimo Centini, che condurrà una serata esoterica con il libro di Riccardo Scotti "Crudelissime e meravigliose battaglie".
Per partecipare agli eventi in questione, che si svolgeranno all’interno della corte nobile del maniero, è obbligatoria la prenotazione via whatsapp o mail tramite la Civiltà Contadina. L’ingresso è gratuito.
E il 30 giugno arriva il Festival Celtico
Nuova edizione del festival celtico tra le mura del castello visconteo di Pagazzano. Questa volta a trasportare gli spettatori nelle atmosfere celtiche ci penseranno i “Vagabardi”, una irish folk band di tutto rispetto composta da 5 musicisti. L'evento si svolgerà il 30 giugno prossimo, avrà ingresso libero e servizio di ristorazione dalle 19, per una serata da passare in compagnia ascoltando ottima musica.
Questa del festival celtico è ormai una tradizione che come gruppo portiamo avanti da anni – ha spiegato Fulvio Pagani, presidente del Gruppo Civiltà Contadina organizzatore dell’evento – Un'iniziativa che ha sempre regalato a noi e agli spettatori grandi emozioni, anche per la scenografia “naturale” che le corti del castello visconteo offrono.
La band “Vagabardi”, che sarà ospite in castello per l'occasione, è composta da cinque musicisti che possono vantare anni di esperienza nell'ambito della Musica Tradizionale Irlandese. Il progetto nasce dalla passione dei componenti per il mondo irlandese e dalla volontà di riproporre musiche tipiche dei paesi di origine Celtica e non solo. Il gruppo è formato da strumenti legati alla musica tradizionale: violino, banjo, bodhran, chitarra e arpa; il repertorio alterna brani danzati, jigs e reels, a brani più sognanti, dal sapore fiabesco, tipico di quelle terre.
Il festival celtico ha sempre portato grandi band tra le mura del castello: basti ricordare, ad esempio, i “Boira Fusca” provenienti dall’alto Canavese piemontese oppure gli irlandesi “Flood” . Con la formazione “I Vagabardi” siamo altrettanto certi di offrire all’ascolto brani di alto livello e tutti da gustare - ha commentato Pagani.