Arriva ‘l Tacuì Riultã 2025, il calendario in dialetto rivoltano
Dietro il calendario c'è anche un’iniziativa più grande: il progetto "Parlàa da Riòltå", che nasce dalla sinergia di diverse realtà locali
È finalmente arrivato ‘l Tacuì Riultã 2025, il calendario in dialetto rivoltano che, anche quest’anno, regala a tutti coloro che lo leggono un affascinante viaggio nel passato di Rivolta. Un mix perfetto di proverbi, detti, fotografie storiche e curiosità culturali, il calendario è ora disponibile nelle edicole del paese, con il ricavato destinato a sostenere le attività del progetto "Parlàa da Riòltå".
Un calendario per valorizzare il dialetto
L’edizione 2025 presenta un’esclusiva selezione di immagini che raccontano la trasformazione di Rivolta nel corso degli anni. Ogni mese offre un confronto suggestivo tra fotografie scattate nel 1969 e nel 2006, con vie e piazze del paese immortalate a 37 anni di distanza. Le immagini, ricche di fascino, sono accompagnate da informazioni e curiosità storiche e artistiche, rigorosamente in dialetto rivoltano, curate dal gruppo dei Custodes di arte e storia, veri ambasciatori delle bellezze locali. Il progetto è frutto della collaborazione di numerosi appassionati e esperti: Arnaldo Brignoli, Michela Ghezzi, Ivan Losio, Millo Migliavacca, Marta Mondonico, Angelino Ogliari, Cesare Sottocorno, Clara Vismara e Giulia Vismara, che con passione, hanno contribuito alla realizzazione di questa edizione.
Il progetto "Parlàa da Riòltå"
Dietro il calendario c'è anche un’iniziativa più grande: il progetto "Parlàa da Riòltå", che nasce dalla sinergia di diverse realtà locali, tra cui l’Università del Ben-Essere, la Filodrammatica Carlo Bertolazzi, il gruppo digitale Riultã da Riòlta e il gruppo musicale Three Bugul. Non si tratta di un progetto limitato nel tempo, ma di un percorso culturale che punta a riscoprire, recuperare e valorizzare il dialetto rivoltano, preservando così una parte fondamentale dell’identità del territorio. Un’occasione imperdibile per immergersi nella storia del paese cremasco e contribuire al mantenimento di una tradizione che continua a raccontarci chi siamo.