Sanità

Anni Sereni, scoppia il caso dell'Hospice

Dopo le dimissioni di due medici palliatori e le insistenti voci sul altre dimissioni di personale esterno, il Cda della Fondazione ha rassicurato sulla continuità del servizio

Anni Sereni, scoppia il caso dell'Hospice
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L'abbandono di due medici palliatori e voci di altre dimissioni anche tra il personale esterno, scoppia il caso all'Hospice della Fondazione Anni Sereni a Treviglio. Il Cda della Fondazione, però, le ha smentite confermando solo le dimissioni dei due medici ma assicurando la continuità del servizio.

Alla Fondazione Anni Sereni scoppia il caso Hospice

Nella fondazione Anni Sereni scoppia il caso Hospice, con le dimissioni in sequenza di parte del personale in servizio nella struttura.
A fare scalpore soprattutto quelle del dottor Riccardo Valente, che sin dall’apertura ne era il responsabile sanitario, e quelle della dottoressa Sarina Angiolillo, che ha lasciato il giorno successivo aver ricevuto l’incarico di referente. Un vero e proprio terremoto, che rischia di mettere a repentaglio un servizio di primaria importanza, anche perché l’unico presente nella Bassa bergamasca. Considerato un fiore all’occhiello della fondazione, c’è ora il timore che avvenga un ridimensionamento. Anche perché gli abbandoni dei due medici palliatori Valente e Angiolillo sarebbero solo la punta dell’iceberg. Secondo indiscrezioni, infatti, ci sarebbero diverse dimissioni anche tra il personale esterno che si occupa delle cure domiciliari, sia per terminali che per le prestazioni sanitarie. E questo sarebbe un duro colpo per l’ente a cui fanno capo i Comuni di Treviglio, Caravaggio e Fara d’Adda.

Il Cda: "Dimissioni a sorpresa, ci siamo attivati per trovare sostituti"

Voci che il Cda della Fondazione ha però smentito, confermando solo le dimissioni dei due medici palliatori e garantendo comunque la continuità del servizio.

"Ci siamo immediatamente attivati per individuare dei validi sostituti, ma non nascondiamo che le dimissioni ci hanno sorpreso - spiegano dalla Fondazione in una nota stampa -. Solo sei mesi fa il dottor Valente esprimeva piena soddisfazione per i risultati raggiunti, soddisfazione che abbiamo condiviso tangibilmente, aumentando il compenso dei medici dell’Hospice. La dottoressa Angiolillo, dal canto suo, si è dimessa la scorsa settimana, solo 24 ore dopo aver accettato di ricoprire l’incarico di referente. Sentiamo, come tutte le strutture sociosanitarie e gli ospedali, il tema della ricerca del personale medico e infermieristico ma abbiamo sempre provveduto. Sappiamo che la qualità del personale è fondamentale e ci teniamo a fidelizzare i nostri dipendenti: solo ieri abbiamo deliberato la trasformazione dei contratti di dieci persone da tempo determinato a tempo indeterminato. Siamo consapevoli dell’importanza del servizio e già impegnati affinché gli ospiti e le loro famiglie non subiscano disagi".

La vicenda Hospice sarà anche oggetto del Consiglio comunale di Treviglio, in programma martedì 24 giugno. Il consigliere del Pd Erik Molteni, viste le voci che continuano a circolare in città, ha infatti protocollato un’interpellanza per chiedere delucidazioni all’assessore ai Servizi sociali Pinuccia Prandina. In particolare ha chiesto i motivi delle dimissioni di Valente e Angiolillo, se siano state già individuate le figure in sostituzione e se, in futuro, è previsto un ridimensionamento dell’attività dell’Hospice a causa di questi avvicendamenti.

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