Cremasco

Anffas Crema, nuova sede per il Centro diurno alternativo grazie a PolentAnffas

La dodicesima edizione della manifestazione ha permesso di raccogliere 10mila euro per sostenere i lavori di riqualificazione.

Anffas Crema, nuova sede per il Centro diurno alternativo grazie a PolentAnffas
Pubblicato:

La nuova sede del servizio diurno alternativo di Anffas Crema è stata sistemata a dovere e dallo scorso 8 novembre ospita le attività socio
occupazionali e manuali per persone dai 18 ai 74 anni. Ciò è stato possibile anche grazie al ricavato della dodicesima edizione di PolentAnffas.

Anffas, nuova sede per il Centro diurno alternativo

Da via Pesadori, il servizio ha traslocato in via Battisti, in un immobile di proprietà della diocesi. L’associazione sostiene le spese d’affitto e
prosegue così le proprie attività associative rivolte a persone con disabilità.

“Dallo scorso novembre il servizio diurno alternativo ha cambiato casa - ha commentato la presidente Daniela Martinenghi - Ringraziamo di vero cuore la Fondazione Opera diocesana san Pantaleone che ci ha consentito di proseguire qui le nostre attività. Mi preme sottolineare la proficua sinergia che si è sviluppata tra varie realtà attive nel sociale”.

Centro diurno Anffas Crema
Foto 1 di 5
Centro diurno Anffas Crema
Foto 2 di 5
Centro diurno Anffas Crema
Foto 3 di 5
Centro diurno Anffas Crema
Foto 4 di 5
Centro diurno Anffas Crema
Foto 5 di 5

Grazie a Polentanffas

Indispensabile anche il ringraziamento ai tanti cremaschi che aderendo a PolentAnffas hanno consentito di realizzare i lavori necessari a rendere più accogliente questo posto. Nel corso della manifestazione che si è tenuta lo scorso ottobre, rigorosamente d’asporto, erano stati raccolti oltre 10 mila euro. Il ricavato della dodicesima PolentAnffas è stato impiegato per la risistemazione del locale che presto ospiterà la cucina utile per la produzione di marmellate e l’acquisto della stessa.

Più precisamente, l’obiettivo è quello di creare un vero e proprio spazio socio occupazionale adeguato a persone con diversi funzionamenti.

“In cucina produrremo non solo marmellate, ma anche altri prodotti gastronomici - ha precisato la coordinatrice Serena Pedrinazzi -  Stiamo ancora valutando come comporre l’ambiente, affinché sia adatto a tutti”.

Si è trasferito in via Battisti anche il laboratorio di bomboniere dove si possono trovare tutte le attività manuali per persone con disabilità. Ad oggi accedono al servizio 25 ragazzi. Dal prossimo gennaio ne verranno inseriti altri sette, mentre quattro accedono dai centri socio-educativi.

Seguici sui nostri canali