Tornano le Giornate del Fai: alla scoperta delle bellezze di Urgnano e Basella
Tutto pronto per accogliere i visitatori sabato 23 e domenica 24 marzo
Se una rondine non annuncia l’arrivo della primavera, sicuramente le Giornate FAI ci ricordano che la stagione dei fiori è alle porte. Per il 2024 il Gruppo FAI della Bassa Bergamasca, guidato dall’architetto Pierangela Giussani, condurrà i visitatori alla scoperta delle meraviglie nascoste di Urgnano.
Giornate FAI di Primavera
Sabato 23 e domenica 24 marzo i narratori del Gruppo FAI, con l’aiuto degli apprendisti Ciceroni delle scuole medie dell’Istituto Comprensivo locale “Bartolomeo Colleoni” e dei divulgatori dell’associazione “Promo Urgnano”, apriranno luoghi solitamente non accessibili nel corso dell’anno a tutti coloro che vorranno sfruttare questa opportunità. Una posizione strategica, incastrata tra i fiumi Brembo e Serio, vicina al confine tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia, tracciato dall’Adda e dal Fosso Bergamasco e all’incrocio tra due direttrici strategiche della viabilità lombarda - la strada Francesca di collegamento tra Milano e Brescia e la Cremasca, che ancora oggi unisce Bergamo con Crema - ha fatto sì che il piccolo centro bergamasco divenisse un forziere di tesori poco conosciuti, ma molto suggestivi, degni della visita dei più appassionati.
Nella centralissima piazza Libertà verrà allestito un punto informativo presso cui reperire le indicazioni utili sulle aperture dei luoghi, sulle attività del Fondo per l’Ambiente Italiano in generale e del Gruppo FAI della Bassa Bergamasca in particolare, con attenzione al progetto relativo ai Luoghi del Cuore. L’Infopoint sarà disponibile nella giornata di sabato dalle 14 alle 18.30 e in quella di domenica dalle 9 alle 18.30 con orario continuato e sarà possibile accedere ad un luogo “segreto” per la visione di filmati su Urgnano e sui “Luoghi del Cuore” bergamaschi.
Per tutte le informazioni dettagliate su beni aperti, indirizzi, orari e specifiche si consiglia di consultare il sito www.giornatefai.it scrivendo nella barra di ricerca “URGNANO” e per avere informazioni sulle aperture della Delegazione di Bergamo basterà cercare “BERGAMO”: anche qui saranno molte le aperture speciali di luoghi inediti.
La Rocca Albani
"Durante la XXXIII Edizione delle Giornate FAI di Primavera sarà possibile visitare, grazie a un’esperienza multisensoriale, la Stanza delle Quattro Stagioni all’interno della Rocca Albani (via Rocca, 108), una stanza originariamente adibita a studio e posizionata all’interno di una torre, normalmente non visitabile - fanno sapere gli organizzatori - Il tema dei disegni, vale a dire le quattro stagioni, un inno ai mutamenti della natura e alla ciclicità del tempo, verrà richiamato dalla musica di Antonio Vivaldi che farà da sottofondo alla visita guidata e dalle essenze olfattive che permetteranno un coinvolgimento totale al contesto circostante, consentendo ai visitatori di immergersi interamente nella bellezza del luogo. Il percorso continuerà sul camminamento del castello per giungere poi alla Torretta Pensile (durata delle visite: 45 minuti con partenza dei gruppi ogni 15 minuti, orari: sabato 15/19 e domenica 9-18)".
Torre Campanaria
"Chi invece ama prospettive diverse non può perdersi la salita dei 235 gradini della ottocentesca Torre Campanaria del Cagnola (piazza Libertà) - continua la nota stampa - la più alta in pietra e la settima per eleganza di tutta Italia, e scoprire la storia delle otto campane che scandiscono le ore a ripetizione. La torre, gioiello neoclassico di tre piani, non attigua alla vicina chiesa parrocchiale, è tutta organizzata sul numero 8 ed ornata di colonne in stile dorico, ionico e corinzio e a causa di un effetto prospettico sembra pendere da lato, richiamando così alla mente la celebre Torre di Pisa (durante la visita, della durata di circa 60 minuti, saranno distribuiti tappi per le orecchie, orari: sabato 14-18 e domenica 14-19)".
Chiesa della Santissima Trinità
"Gli appassionati apprendisti Ciceroni illustreranno le bellezze della quattrocentesca Chiesa della Santissima Trinità (via San Filippo Neri, 6) e in particolare i dipinti, attribuiti a Cristoforo Baschenis, sulle vicende dell’Antico Testamento custoditi al suo interno e recentemente restaurati - si continua nel comunicato - Anche in questo caso è fortemente percepibile la citazione di un’altra celebre opera, simbolo in tutto il mondo dell’arte italiana: i fortunati visitatori non potranno infatti fare a meno di notare la somiglianza con la Cappella Sistina, che condivide con il piccolo edificio urgnanese il tema e l’impostazione pittorica, tanto da essere soprannominato “Piccola Sistina Lombarda” (la visita guidata durerà 30 minuti, orari: sabato 14-18 e domenica 9-18).
Basella
"Nella frazione Basella, presso il Convento dei Padri Passionisti (piazza Santuario), adiacente al Santuario della Madonna della Basella, verranno aperti per la prima volta in assoluto i chiostri, il refettorio e la cappella privata - si conclude - Il percorso si snoderà all’interno dell’edificio passando per due chiostri e solo nel pomeriggio sia di sabato sia di domenica anche attraverso il famoso Santuario, la sacrestia e l’ufficio del vicario (durata delle visite 45 minuti, con partenza dei gruppi ogni 15 minuti, orari: sabato 14-18 e domenica 9-18).
Sinergia tra diverse realtà
La realizzazione delle giornate è stata possibile grazie alla fattiva collaborazione del Gruppo FAI della Bassa Bergamasca con: l’Amministrazione comunale che ha concesso il patrocinio all’evento ed ha messo a disposizione gli spazi della Rocca Albani; la Protezione civile di Urgnano CVS (Gruppo Radio Emergenze Bergamo), la Croce Rossa di Urgnano e l’Associazione carabinieri in congedo di Urgnano che gestiranno la sicurezza dei luoghi; la parrocchia Santi Nazario e Celso Martiri ed il convento dei Padri Passionisti che hanno aperto le porte dei luoghi di loro proprietà; l’associazione “Promo Urgnano” che contribuirà alla narrazione dei luoghi a fianco dei volontari FAI; gli Apprendisti Ciceroni della scuola media che hanno abbracciato quest'avventura mettendosi personalmente in gioco con la loro dirigente e i docenti dell’Istituto Comprensivo “Bartolomeo Colleoni” che li hanno formati.