Alessandro Maria cerca un donatore per vivere

Admo in piazza oggi, 25 ottobre, alla ricerca di un donatore.

Alessandro Maria cerca un donatore per vivere
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“Mi chiamo Alessandro Maria e ho compiuto 1 anno e mezzo da pochi giorni. Pensa, ho iniziato a far disperare i miei genitori fin da subito visto che sono nato alla settimana n. 30 e, sebbene i dottori mi avessero già dato per spacciato, ho combattuto come un ariete (il mio segno zodiacale) contro una serie infinita di complicazioni per essere ancora qua”. Inizia così il messaggio scritto dai genitori del piccolo che sta combattendo una terribile battaglia per la vita e che cerca un donatore che possa salvargli la vita.

La lotta di Alessandro Maria

Quando le cose stavano finalmente andando un po’ meglio ed ero felice nel trascorrere la mia prima vacanza al mare con mamma e papà, purtroppo ho iniziato a star male di nuovo. Mamma e papà mi hanno riportato subito a Londra, dove sono nato e dove viviamo, per i dovuti accertamenti. Dopo quasi due settimane con la febbre alta a più di quaranta ed una serie interminabile di esami in ben 3 ospedali diversi dove sono stato ricoverato, finalmente i medici hanno scoperto cosa avevo. Trattasi di Linfoistiocitosi Emofagocitica, comunemente conosciuta in medicina come HLH, una malattia genetica rarissima che colpisce solo lo 0.002% dei bambini, e che NON lascia speranze di vita senza trapianto di midollo osseo con un donatore compatibile in tempi rapidissimi. Pensate che il 50% dei bambini colpiti da questa malattia muore entro il primo mese dalla manifestazione della malattia, mentre dei restanti circa un terzo presenta purtroppo dei problemi, spesso permanenti, al sistema neurologico-celebrale. In ospedale mi stanno somministrando un farmaco sperimentale (pensate, sono il primo bambino in tutta l’Inghilterra che sta ricevendo questo farmaco) i cui effetti non sappiamo quanto possano durare. I dottori ci hanno comunque detto che molto probabilmente ci restano solo 5 settimane per poter trovare una persona che abbia il midollo compatibile col mio (i.e. entro il 30/11/2018). Visto che sono figlio unico, e non ho quindi nessun fratello o sorella che mi possono donare il loro midollo, i miei genitori hanno cercato sia nel registro mondiale dei donatori di midollo osseo, che in quello dei cordoni ombelicali ma purtroppo non esiste a oggi  alcun donatore compatibile. Quindi non mi resta che cercare mia sorella o mio fratello maggiore altrove…

La ricerca di un donatore

Al giorno d’oggi donare il midollo osseo è davvero semplice, senza alcun intervento in sala operatoria. Le cellule staminali possono essere donate con un semplice prelievo del sangue, con la stessa siringa che si usa quando si va a donare il sangue, ma con l’unica differenza che mentre i gruppi sanguigni sono 8, le combinazioni di midollo osseo sono miliardi e solo una procedura di laboratorio nota come tipizzazione tissutale ne può determinare la compatibilità. Oggi ottenere la propria tipizzazione tissutale è semplice, basta andare sul sito web dell’ADMO (https://admo.it) oppure contattare l’ospedale più vicino e il tutto viene effettuato per mezzo di un semplice campione di sangue oppure di saliva qualora vi facessero paura gli aghi (come fanno paura pure a me). I potenziali donatori  devono avere tra i 18 e i 35 anni e un peso non inferiori ai 50 chili. Basta un prelievo della saliva per verificare la compatibilità.

Centinaia di tipizzati a Milano

La  lotta della famiglia di Alessandro Maria da mercoledì è sbarcata anche a Milano, in piazza Sraffa. Lì, l’Admo  ha aperto un gazebo dove è possibile  fare la tipizzazione per verificare se c’è compatibilità con il bimbo ed essere inseriti nel registro dei donatori. Dall'inizio alla chiusura della tipizzazione oggi, giovedì 25 ottobre, alle 16.30 sono state centinaia i donatori che si sono proposti per salvare il piccolo Alessandro.

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