Caravaggio

Adele Facheris taglia il traguardo dei 100 anni, festa grande in via Pirolo

Il compleanno è stato sabato 20 gennaio e domenica 21 la famiglia ha organizzato una grande festa

Adele Facheris taglia il traguardo dei 100 anni, festa grande in via Pirolo
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Adele Albertina Facheris, la centenaria originaria di Bonate Sopra ma caravaggina di adozione ha raggiunto l'invidiabile traguardo del secolo di vita, festeggiata dai familiari e dell'Amministrazione comunale.

Adele Facheris ne fa 100, auguri!

La centenaria vive in via Pirolo, accudita dai familiari, che domenica 21 gennaio hanno organizzato una grande festa in suo onore, a cui hanno preso parte anche il sindaco Claudio Bolandrini e l'assessore ai Servizi sociali Claudia Airuolo. La festeggiata è in buona salute, anche se tre anni fa una caduta dovuta all'osteoporosi le ha provocato una frattura al piede, e da allora è allettata. Palloncini colorati, una tavola imbandita e tanta allegria hanno reso la giornata indimenticabile.

Adele Facheris
A sinistra il sindaco Claudio Bolandrini, in centro Adele Facheris e a destra l'assessore ai Servizi sociali Claudia Airuolo

Una vita di lavoro, questo è il segreto della longevità

Adele è nata a Bonate Sopra, prima di 12 fratelli, e durante la giovinezza ha lavorato nella filanda del paese. Poi, galeotto fu il matrimonio della cugina Rosetta, dove ha incontrato quello che sarebbe diventato suo marito: il caravaggino Francesco Legramandi.

"Un amore a prima vista - racconta la figlia Giovanna - mio padre era l'amico dello sposo e si è innamorato subito della mamma. Andava a trovarla in bicicletta, avanti e indietro da Caravaggio fino a Bonate... Quando si sono sposati, nel 1955, hanno vissuto per anni là, poi nel 1970 si sono trasferiti a Caravaggio. Mio padre faceva l'agricoltore e la mamma ha smesso di fare l'operaia per aiutarlo in azienda e occuparsi di noi cinque figli: io sono l'unica femmina".

Una vita di sacrifici e tanto lavoro.

"Ha passato il duro periodo della guerra, sul quale sorvolava - continua - non c'era da mangiare e dormivano in 7-8 nella stessa stanza... Anche dopo le nozze la vita non è stata facile: aiutava in stalla mungendo le mucche, accudiva noi figli e i soldi erano pochi. Ma lei non si è mai tirata indietro, quando i figli sono cresciuti hanno preso in mano le redini dell'azienda e lei si è occupata di galline e conigli.  Ha lavorato fino a 90 anni".

Una tempra invidiabile, che ha retto anche dopo due gravi lutti.

"Nel 2005 ha perso mio padre e uno dei miei fratelli - conclude Giovanna - un duro colpo. Però è andata avanti. La mamma è sempre stata una donna buona, accomodante. E oggi è una felice nonna di tanti nipoti e pronipoti".

 

 

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