A Trieste per i 70 anni dell'Unione degli istriani
"Un fine settimana intenso che ci ha visto impegnati nel ripercorrere alcuni dei luoghi dei tragici fatti avvenuti nel 1945, a guerra finita"
Il vicesindaco di Pandino si è recato a Trieste per i 70 anni dell’associazione «Unione degli istriani». Venerdì e sabato della scorsa settimana, Riccardo Bosa era in Venezia Giulia per l'evento del gruppo che si occupa di un tema molto caro all’Amministrazione Bonaventi.
A Trieste per rappresentare Pandino
I settant'anni del gruppo segnano "un traguardo importantissimo - spiega Bosa - che ha visto la presenza di diverse autorità, tra le quali la senatrice Lavinia Mennuni, il senatore Roberto Menia padre della legge nota per l’istituzione del “Giorno del Ricordo”, e Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno. Un fine settimana intenso che ci ha visto impegnati dalle prime ore del venerdì nel ripercorrere alcuni dei luoghi dei tragici fatti avvenuti nel 1945, a guerra finita, a danno del popolo italiano che abitava Trieste e l’Istria, perpetrati dalle truppe comuniste di Tito. Eventi tenuti nascosti e lasciati nell’oblio, ma che con la legge del 2004 hanno visto l’inizio del doveroso tributo. Con la deposizione delle corone di fiori ai vari monumenti, abbiamo vissuto momenti molto toccanti, accompagnati dai racconti di alcuni testimoni. Nel pomeriggio di venerdì abbiamo avuto modo di visitare il comune di Murgia, unica città dell’Istria rimasta italiana, accolti dal sindaco Paolo Polidori che ci ha accompagnato alla visita del centro storico, per condurci poi nel teatro della città ad assistere al concerto tenuto dai musicisti dell’Unione».
"Preservare la memoria storica"
Il sabato è stato dedicato alle conferenze con illustri nomi. «Al Trieste convention center, ad aprire la giornata Massimiliano Lacota, presidente dell’associazione – ha proseguito il vicesindaco - Un racconto appassionato dei 70 anni di attività dell’Unione con i tanti traguardi raggiunti e tante testimonianze. Molteplici anche gli interventi delle autorità presenti tra le quali: il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, il presidente della Comunità degli Italiani del Montenegro Aleksandar Dender, il membro dell’assemblea nazionale della Repubblica Serba Jovan Palalic, l’europarlamentare Anna Maria Cisint, il senatore Roberto Menia, e il ministro Piantedosi. A chiudere la mattinata è stato l’intervento di Fausto Biloslavo che ha rappresentato un momento di grande intensità e riflessione. Gli interventi che si sono susseguiti sul palco, le testimonianze dei giorni precedenti e i momenti passati sui luoghi simbolo dei tragici avvenimenti, ci hanno ricordato quanto siaCaffinché il passato possa continuare ad ispirare il futuro delle nuove generazioni. È stato un onore rappresentare il nostro comune prendendo parte a queste celebrazioni, un evento indimenticabile che salda e rinnova il nostro impegno nel preservare la memoria storica, costruendo un futuro in cui i martiri vengano considerati tali, senza distinzione alcuna».