di Maria Nicoletta Sudati
E’ stato presentato, ieri, domenica 5 novembre al TNT di Treviglio lo spettacolo teatrale “Don Giovanni non va all’inferno” della compagnia “Autoteatro”, legata ad Atena di Bergamo, associazione a favore dell’educazione, di progetti comunitari e per la promozione della salute.
Atena e Fondazione Portaluppi hanno promosso l’iniziativa per sostenere quello che hanno definito un sogno: aprire a Treviglio una comunità per accogliere ragazzi che vivono situazioni difficili.
Autoteatro porta sul palco il Don Giovanni
Autoteatro è una compagnia amatoriale composta da undici persone tra professionisti, imprenditori, medici. Con la regia di Silvia Barbieri, la rappresentazione si è svolta sui racconti di Molière, Saramago, de Molina e con la colonna sonora del don Giovanni di Mozart.
Amante, seduttore, conquistatore, estimatore delle donne, cultore dell’amore o impostore, furfante, ipocrita, simulatore? Le due facce del personaggio sono state illustrate da due figure femminili che, in bianco e nero anche nei preziosi costumi di scena, hanno mostrato i due giudizi opposti, come in un tribunale nel gioco dell’accusa e della difesa.
Don Giovanni è stato interpretato da quattro attori che hanno portato sulla scena l’astuzia, l’inganno, il fascino, l’insidia e il raggiro dell’abile seduttore accompagnato dal fedele Leporello, ruotando intorno a quattro figure femminili e una cantante lirica, in abiti luccicanti di grande e originale sartoria, che solo apparentemente si piegano a don Giovanni.
Una comunità per ragazzi in difficoltà
A introdurre la serata è stato il sindaco Juri Imeri che ha sottolineato l’importanza di avere in Treviglio una comunità per rispondere a un bisogno del territorio. Sono infatti una cinquantina, come ha precisato Giorgio Barbaglio, presidente di Risorsa Sociale, i giovani dei comuni del territorio che si trovano in comunità anche fuori provincia con elevati costi per i Comuni. Per questo, “Risorsa” aveva pubblicato un bando e, come ha aggiunto Barbaglio, con soddisfazione è divenuta partner di progetto la Fondazione Portaluppi.
Presente anche la presidente di Atena, Paola Pesenti Bolognini che ha evidenziato come i ragazzi costituiscano il patrimonio comune umanitario della società. Il prevosto don Norberto Donghi ha ricordato che quest’anno ricorrono i 100 anni dalla morte e i 160 dalla
nascita di monsignor Portaluppi che ha dato tutta la sua vita all’attenzione verso i minori. La comunità di accoglienza sarà realizzata in via Casnida, in un’area che don Norberto ha definito “cittadella della solidarietà” poiché vi si trovano la Fondazione Portaluppi, Agape, la cooperativa Insieme e l’emporio solidale.
La rappresentazione è stata il primo evento pubblico per raccogliere fondi a favore del progetto e per presentarlo alla cittadinanza. Seguirà un concerto del gruppo corale ICAT il 24 novembre alle 21 nel Santuario Madonna delle Lacrime.