Treviglio

A scuola nel mondo: 23 studenti pronti a partire con Intercultura

Lunedì 8 maggio nello Spazio Hub di piazza Garibaldi gli studenti coinvolgi nel progetto hanno ricevuto una pergamena

A scuola nel mondo: 23 studenti pronti a partire con Intercultura
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Un'esperienza di studio all'estero per tornare più ricchi e più aperti al mondo. Saranno 23 gli studenti della zona di Treviglio a partire nei prossimi mesi per prendere parte al progetto di Intercultura.

Nel mondo con Intercultura

“The world is their oyster”: parafrasando una celebre frase di Shakespeare, il mondo è pronto a ricevere i quasi 1.700 studenti che hanno vinto il concorso di Intercultura e che partiranno questa estate per un’esperienza di vita e di studio in uno dei 60 Paesi dove l’Associazione di volontariato sviluppa i suoi programmi. Come la bellissima perla che si forma all'interno dell’ostrica per fortificarsi, anche questi adolescenti hanno profuso molte energie per essere selezionati dai volontari di Intercultura. Hanno partecipato alle selezioni, si sono raccontati, si sono descritti, hanno raccolto tutti i documenti per richiedere una borsa di studio. E finalmente, dopo alcune interminabili settimane di attesa, hanno ricevuto la tanto agognata risposta di assegnazione del programma.

Studiare all'estero

È proprio quanto è successo a 23 studenti della zona di Treviglio, che stanno per iniziare una delle fasi più belle precedenti alla loro partenza: la preparazione con i volontari della loro zona, per arrivare preparati a vivere al meglio i mesi che trascorreranno all’estero.
Tra questi 23 studenti, 18 partiranno per programmi scolastici (di durata variabile dai 2 mesi all’intero anno scolastico), mentre 5 partiranno per programmi di studio estivi.

Tra i continenti di destinazione domina l’America Centro-Meridionale, con studenti diretti verso Honduras, Argentina, Uruguay, Brasile, Perù e Cile. Segue l’Europa, con studenti diretti verso Germania, Irlanda, Francia, Spagna, Regno Unito, Belgio, Portogallo e Lettonia. Non mancano poi l’America Settentrionale (Canada), l’Asia (Thailandia) e l’Africa (Ghana).

La cerimonia

I 23 studenti sono stati invitati lunedì 8 maggio a partecipare a un momento molto emozionante che li ha visti coinvolti insieme alle proprie famiglie: nello Spazio Hub di Piazza Garibaldi hanno ricevuto la pergamena attestante la vincita del programma. Hanno presenziato all’evento una rappresentanza del gruppo di volontari del centro locale, tra cui la presidente Federica Rampinelli e la responsabile dei programmi di studio all’estero Gaia Ornaghi, nonché una rappresentanza delle istituzioni cittadine: il sindaco Juri Imeri, la vicesindaco Pinuccia Prandina e Valentina Tugnoli, assessore alle Politiche giovanili per il Comune.

"Abbiamo appena consegnato il Premio Madonna delle Lacrime alla vostra realtà e siamo qui ancora una volta a sottolineare il vostro impegno e il ruolo che la vostra associazione di volontariato ha per Treviglio e per i giovani che vengono da voi messi al centro", ha commentato il primo cittadino in apertura della cerimonia.

A seguire Mimma Agliardi, responsabile dei programmi di Ospitalità, ha sottolineato l’impegno costante dell’associazione nella ricerca di famiglie ospitanti per gli studenti stranieri.

“Ospitare uno studente straniero è parte fondante del progetto educativo di intercultura, tanto quanto la partecipazione ad un programma all’estero”.

Accogliere e condividere

Quest’anno sono quattro gli adolescenti stranieri che stanno vivendo l’esperienza di scambio di Intercultura nella nostra zona: Benjamin
dall’Argentina, Ona dalla Finlandia, Ana dal Brasile e Lilli dalla Germania. Preziose in questo momento della serata sono state le testimonianze delle famiglie Gariboldi e Segala (famiglie ospitanti rispettivamente di Ayelen dal Cile nel 2019-20, e Benjamin all'Argentina nel 2022-23), che hanno dichiarato quanto il desiderio di ospitare sia nato in loro naturalmente nel momento in cui hanno
realizzato che i propri figli potevano partecipare ad un programma con Intercultura perché nei rispettivi Paesi di arrivo una famiglia aveva aperto loro le porte.

premiazione ospitati vicesindaco
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Il vicesindaco Prandina premia gli studenti ospitati

premiazione vicesindaco
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Il vicesindaco Prandina premia gli studenti ospitati

premiazione studenti in partenza
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L'assessore Tugnoli premia gli studenti in partenza

La settimana di scambio

Oltre agli studenti italiani in partenza e a quelli stranieri attualmente ospitati, hanno ricevuto una pergamena anche le famiglie che tra il 26 marzo e il 2 aprile scorsi hanno accolto studenti stranieri attualmente ospitati in altri centri italiani, nell’ambito della cosiddetta “Settimana di Scambio”, organizzata dai volontari di Treviglio per permettere agli studenti di confrontare stili di vita, usi e costumi diversi rispetto alla zona dove stanno trascorrendo il loro anno in Italia.

La collaborazione con le scuole

Dulcis in fundo, Miriam Pecchenini, responsabile dei rapporti con le scuole, ha rivolto un sincero ringraziamento ai dirigenti scolastici che ogni anno sostengono il progetto educativo dell’associazione, inviando e ospitando studenti e promuovendo attività legate all’apprendimento interculturale.

Intercultura Treviglio

“La reciprocità è importante - ha aggiunto la vicesindaco Prandina - Siamo cittadini del mondo e voi siete lo strumento che permette tutto ciò. La grande dedizione della vostra associazione è per noi la conferma del premio Madonna delle Lacrime che vi abbiamo conferito".

“Siamo felici e orgogliosi di poter celebrare questo momento - ha dichiarato Gaia Ornaghi - Stiamo vivendo un periodo molto difficile dovuto a eventi esterni - la guerra in Ucraina, la crisi economica - che hanno modificato le nostre abitudini e anche la voglia di aprirsi al mondo. Proprio per questo motivo noi di Intercultura percepiamo ancor di più come essenziale il nostro intervento nel farci promotori di una cultura della pace, stimolando il dialogo e la comprensione tra i popoli in una cornice di rispetto e inclusione delle diversità e di partecipazione attiva dei giovani alla costruzione di un mondo migliore. Grazie agli scambi scolastici internazionali a cui aderiscono questi nostri ragazzi, possiamo dare un contributo concreto all’educazione alla pace e alla cittadinanza globale, soprattutto delle giovani generazioni”.

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