Ambiente

Stop agli allagamenti da maltempo con il Consorzio di Bonifica

L'assessore Conti: "L'obiettivo è trovare una soluzione alle esondazioni che si verificano in alcune vie del paese"

Stop agli allagamenti da maltempo con il Consorzio di Bonifica

L’Amministrazione comunale di Arcene e il Consorzio di Bonifica uniscono le forze per combattere gli allagamenti da maltempo.

Dopo un incontro strategico con la direzione del Consorzio, favorito dall’assessore all’Ambiente Luciano Conti, sono iniziati gli incontri tecnici destinati a realizzare in tempi brevi alcuni interventi sul canale scolmatore costruito nella prima decade degli anni Duemila, con il coinvolgimento della Provincia di Bergamo e del Comune di Ciserano.

Stop a esondazioni e allagamenti

“L’obiettivo – ha raccontato Conti, già a suo tempo nel Consiglio del Consorzio, con cui lavorò per tracciare le linee di intervento utili per rendere maggiormente efficiente l’opera – è trovare una soluzione al fenomeno delle esondazioni che si verificano soprattutto in via Gramsci, in via Leone XIII in prossimità del vecchio mulino, e in via Papa Giovanni all’altezza delle scuole primarie. Il fenomeno si è manifestato per la prima volta nel 2023, per poi accentuarsi nell’anno in corso, durante il quale abbiamo assistito a due allagamenti, fortunatamente temporanei e di breve durata, che però hanno comportato danni a più di un’abitazione”.

Per ovviare a queste situazioni, già lo scorso luglio l’Amministrazione comunale aveva realizzato con la ditta “F.lli Zappettini” un primo intervento sullo scolmatore dal costo di 20mila euro. In quell’occasione, fu pulita tutta la parte interrata di via Gramsci, che non veniva bonificata da otto anni e che pertanto restituì ben due container di radici accumulate che limitavano la regolarità dei flussi.

“Il canale – ha spiegato ancora Conti – è un’opera di indubbia utilità. Basti pensare che porta via due metri cubi d’acqua al secondo e che è destinata a garantire il flusso irriguo alle aziende agricole circostanti e a contenere fenomeni derivati da eccessi alluvionali, sia di natura fluviale, citiamo la roggia Brembilla e il Fontanone che attraversano il paese, sia di natura atmosferica. Lo scolmatore infatti, è una grossa vasca in cemento dotata di una serie di paratie che da un lato regolano il flusso ad uso irriguo, e dall’altro controllano il troppo pieno derivato dai flussi idrici in eccesso provenienti da nord. In questo secondo caso, si apre la paratia che fa defluire l’acqua in un canale che, partendo appunto da via Gramsci, prosegue verso l’attuale rotonda di Ciserano e costeggia tutta la circonvallazione, per sbucare nuovamente su territorio arcenese subito dopo la fermata ferroviaria, fino alla sua confluenza nel Fontanone, in direzione Treviglio”.

Gli interventi da effettuare

Così pensata però, l’opera necessita di diversi adeguamenti che a breve verranno messi in atto dal Consorzio, anche alla luce delle mutate condizioni climatiche che negli ultimi anni hanno messo in ginocchio alcune vie arcenesi.

“Visionando l’intero canale insieme all’Ufficio tecnico, al vicesindaco Vladimiro Poletti e al consigliere Fabio Mariani, sono emerse diverse criticità – ha rivelato l’assessore – C’è una tracimazione che viene direttamente dalla vasca e qui si dovrà vedere cosa fare sul piano del consolidamento degli attuali argini. Il canale inoltre, si configura come manufatto artificiale, ovvero in cemento, solo per un breve tratto, per poi diventare un fossato che ha manifestato cedimenti strutturali, oltre che esigenze di maggiore e migliore pulizia, che ne hanno in parte compromesso la capacità di scorrimento dei flussi convogliati. Qui si pensa di intervenire cementificando in toto o solo sul fondale. Quando poi lo stesso canale interseca il Fontanone in costanza di un flusso di portata significativo esonda nello stesso corso d’acqua, ingrossandone la portata. Da ciò, l’allagamento di alcune zone centrali. Quindi, si rende necessario ovviare a questo inconveniente rinforzando le pareti di separazione e l’attuale sistema di fermo”.

C’è poi l’intervento, già ipotizzato, a valle.

“Nella sua parte terminale, lo scolmatore esigerebbe uno sdoppiamento dello stesso, ora strozzato da una realizzazione troppo rigida. Si pensa ad un tratto aggiuntivo un poco più dolce. In chiave compensativa inoltre, per limitare un eventuale troppo pieno, si sta esplorando l’ipotesi di creare una sorta di vasca di raccolta che disperda poi il flusso per sfioramento”.

Le tempistiche

Resta ora da capire quando questi interventi diverranno realtà.

“Mentre i tecnici hanno già predisposto un cronogramma con un piano di intervento che porterà a breve alla progettazione del caso – ha concluso Conti – occorrerà tener conto degli adempimenti burocratici extra-comunali che, auspichiamo, possano non condizionarne in negativo tempi e modi di esecuzione”.