Traguardo

Settant’anni del Consorzio di bonifica nel convegno: “La cultura dell’acqua: da Colleoni alla Generazione Z”

Per festeggiare il compleanno è stato pubblicato anche un volume che racconta non solo le opere realizzate negli ultimi dieci anni

Settant’anni del Consorzio di bonifica nel convegno: “La cultura dell’acqua: da Colleoni alla Generazione Z”

Settant’anni di storia per il Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca: un traguardo importante celebrato con un convegno dal titolo “La cultura dell’acqua: da Bartolomeo Colleoni alla Generazione Z”.  Per festeggiare il compleanno è stato pubblicato anche un volume che racconta non solo le opere realizzate negli ultimi dieci anni, ma anche i volti delle persone che al Consorzio ci lavorano, dal camparo all’ingegnere.

Settant’anni del Consorzio di Bonifica

Nella sala Caravaggio della Fiera di Bergamo oggi, venerdì 21 novembre, erano presenti le autorità, i rappresentanti di tutti i consorzi di bonifica della Lombardia, i dipendenti del Consorzio, i ragazzi del liceo scientifico Fantoni di Clusone, impegnati con riprese e interviste che utilizzeranno poi per il progetto da presentare durante la settimana della bonifica, che si tiene nel mese di maggio.

70° anniversario Consorzio di Bonifica | ph. Cristian RIVA

Ad aprire i lavori il presidente del Consorzio Franco Gatti, che ha sottolineato lo sforzo quotidiano dell’ente nella gestione delle acque del comprensorio: opere idrauliche, irrigue e di bonifica, innovazione e manutenzione, azioni concrete sul presente con lo sguardo che si allunga al futuro “perché dobbiamo farci trovare pronti ad affrontare le nuove sfide che ci pone il cambiamento climatico in atto”.

Al convegno era atteso anche il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, assente a causa di un imprevisto, che ha  comunque voluto far giungere un video messaggio nel quale ha elogiato il lavoro del consorzio bergamasco, uno tra i più attivi d’Italia, in grado di intercettare le opere necessarie al territorio e i finanziamenti pubblici per poterle realizzare.

70° anniversario Consorzio di Bonifica | ph. Cristian RIVA

Da Colleoni alla Generazione Z

L’intervento del dirigente dell’Ufficio Territoriale Regionale di Bergamo, Fabio Lombardi, si è concentrato sull’acqua nelle sacre scritture, mentre lo storico Gabriele Medolago si è focalizzato sulla storia delle rogge bergamasche e sulla figura di Bartolomeo Colleoni, fondamentale quando si parla di opere irrigue nella provincia orobica. Il condottiero, infatti, realizzò miglioramenti della rete idrica già esistente e nuove rogge necessarie all’irrigazione delle sue vaste terre, opere che continuano anche oggi a svolgere una funzione fondamentale nell’agricoltura.

Presente anche Francesco Vincenzi, presidente di Anbi nazionale, l’ente che raggruppa e coordina tutti i consorzi di bonifica italiani. “Il Consorzio della Media Pianura Bergamasca, nonostante sia uno dei più giovani, è un grande protagonista nella gestione delle acque perché ha saputo affrontare sfide importanti, fare delle scelte e cogliere delle opportunità anche a livello finanziario che hanno permesso di realizzare molto in questi dieci anni”, ha dichiarato dal palco, esprimendo tutta la sua stima per il lavoro dell’ente bergamasco.

Le sfide climatiche del futuro

I consorzi di bonifica giocheranno un ruolo centrale nel prossimo futuro, visti i cambiamenti climatici in atto.

 “Il riscaldamento globale è un dato di fatto – ha spiegato il meteorologo Andrea Giuliacci mostrando dati e grafici – L’anno più caldo di sempre a livello globale è stato il 2024, l’Italia e l’area mediterranea in generale sono considerate degli hot spot del cambiamento climatico, basti pensare che gli ultimi tre anni sono stati i più caldi degli ultimi due secoli. Infatti, in 50 anni i ghiacciai si sono ridotti del 30 per cento”.

70° anniversario Consorzio di Bonifica | ph. Cristian RIVA

L’esperto, dati alla mano, ha spiegato che la quantità di pioggia non è variata in modo sensibile: “Ciò che è cambiata è l’intensità delle precipitazioni, cade la stessa quantità annua di pioggia in meno episodi e questo provoca da un lato periodi di siccità, dall’altro le cosiddette bombe d’acqua”. Per questo motivo “è necessario prepararci nei prossimi anni trovando soluzioni diverse per gestire questi cambiamenti, come ad esempio recuperare l’acqua piovana per poterla poi utilizzare nei periodi di secca”.

Il professor Claudio Gandolfi, del dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’università di Milano, è intervenuto invece sul ruolo dei consorzi di bonifica nel prossimo futuro, indicandoli come enti fondamentali nella gestione le risorse idriche attraverso nuove fonti e infrastrutture, con nuovi metodi di irrigazione e nuove colture.