Treviglio

Vittorio Sgarbi a Treviglio: "Mi raccomando, fate un bel museo". E sceglie i quadri

Dal San Girolamo a Trento Longaretti: le opere della Basilica di San Martino a Treviglio che hanno colpito Vittorio Sgarbi nel suo "blitz" in Basilica, oggi pomeriggio.

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Non solo il Polittico di San Martino: oggi pomeriggio, nella sua visita-lampo alla Basilica di San Martino a Treviglio Vittorio Sgarbi ha passato in rassegna tutte le opere d'arte esposte nella navata, nell'abside e nelle cappelle laterali della principale chiesa cittadina, discutendo con il parroco monsignor Norberto Donghi su quali e come valorizzare all'interno del futuro polo museale dedicato al capolavoro di Bernardo Zenale e Bernardino Butinone.

"Parroco! Dovete mettere anche questo, è importante!"

Il polo museale della Basilica: "Chiamatemi, quando lo allestirete"

Dal presepe cinquecentesco del Maino, passando per una "Decollazione" esposta accanto al coro, fino al San Girolamo e all'arte contemporanea di Trento Longaretti ("E' morto a cento anni...  eravamo amici"), che ha realizzato una delle vetrate alle spalle dell'altar maggiore. Sgarbi ha visitato l'intera chiesa parrocchiale, raccomandandosi su quali opere esporre, quali restaurare (se ci saranno fondi).  Non è mancata la tradizionale verve polemica: "Dovete fare un bel museo, perché è un posto talmente magico... Ma bisogna essere attenti: sono stato prima a Ciriè, dove c'è una sala piena di stucchi e l'architetto ha messo delle cose storte, a terra... No, bisogna essere misurati, sobri...". E ancora: "Chiamatemi, quando lo allestirete". Una minaccia quasi, che suona però come una promessa.

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Nella foto in alto, da sinistra:  il sindaco Juri Imeri, il parroco monsignor Norberto Donghi, il critico d'arte Vittorio Sgarbi e l'onorevole Alessandro Sorte

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