Cronaca

Laboratorio tessile illegale scoperto a Romano: sei persone denunciate

Sequestrati circa 10 chili di tessuti recanti noti marchi dell’alta moda, ritenuti verosimilmente contraffatti.

Laboratorio tessile illegale scoperto a Romano: sei persone denunciate

La Guardia di Finanza ha smantellato un opificio clandestino: manodopera irregolare, tentativi di fuga e tessuti sospetti con marchi di alta moda.

Il blitz nell’opificio di Romano

Un’operazione di controllo contro il lavoro nero ha portato i finanzieri del Comando Provinciale di Bergamo a scoprire un laboratorio tessile irregolare a Romano. All’interno dell’opificio, gestito da una donna di nazionalità cinese, operavano cinque connazionali privi di documenti, impegnati nella confezione di abiti destinati, secondo le prime ricostruzioni, a noti marchi dell’alta moda. L’intervento, condotto dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Treviglio, è avvenuto nell’ambito di un’attività di monitoraggio delle realtà produttive considerate a rischio di irregolarità. Durante l’ispezione, i militari hanno individuato la titolare e vari operai intenti a lavorare in condizioni non conformi alla normativa.

Tentativi di fuga e identificazione dei clandestini

Alla vista dei finanzieri, i cinque lavoratori presenti , due uomini e tre donne, hanno cercato di fuggire, tentando di allontanarsi tra i locali dell’opificio e le aree circostanti. La loro fuga è stata però rapidamente interrotta dai militari, che li hanno bloccati e sottoposti a identificazione. Gli accertamenti hanno rivelato che nessuno dei cinque era in possesso di documenti identificativi né del permesso di soggiorno. Tutti sono risultati irregolari sul territorio nazionale e sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Bergamo per violazioni in materia di immigrazione.

Sequestro di tessuti contraffatti e denuncia della titolare

Parallelamente, i finanzieri hanno sequestrato circa 10 chili di tessuti recanti noti marchi dell’alta moda, ritenuti verosimilmente contraffatti. Il materiale è stato posto sotto sequestro d’iniziativa, mentre proseguono le verifiche sulla provenienza e su possibili collegamenti con una rete più ampia di contraffazione. La titolare dell’attività è stata denunciata per aver impiegato manodopera clandestina, in violazione del Testo Unico sull’Immigrazione, e per la detenzione di materiale contraffatto. L’operazione si inserisce nel costante impegno della Guardia di Finanza nel contrasto al lavoro irregolare e alle attività illegali nel settore tessile, particolarmente esposto a fenomeni di sfruttamento e criminalità economica.