Spirano

Digestore in via Spiranella? La polemica e il comitato contro il progetto

Continua a far discutere il progetto per un digestore di biometano a Spirano: per opporsi all'opera sono nati un comitato e una petizione.

Digestore in via Spiranella? La polemica e il comitato contro il progetto
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Impianto di biogas in via Spiranella? Buona parte della popolazione si mobilita: "Non si rovini l’area vicino al fontanile del Conzacolo". La notizia del progetto redatto dalla «Ch4 Spirano» ha trovato contraria una buona parte della popolazione attiva spiranese, che nei giorni scorsi si è mobilitata incontrando il sindaco Yuri Grasselli, facendo partire una petizione online e creando, pare, addirittura un comitato.

La mobilitazione dei cittadini

Andando con ordine, uno dei primi spiranesi ad esporsi contro l’impianto di biometano, che pur vanta alcuni più silenziosi sostenitori, è stato l’amministratore del gruppo Facebook "Sei di Spirano se" Fabio Premarini, che ha subito chiesto un incontro al sindaco Grasselli e sostenuto, successivamente, la petizione online contro il progetto.

Grasselli mi ha chiesto di non riferire nulla del nostro incontro perché si sta documentando con esperti, legali e collaboratori e sarà lui a comunicare le informazioni alla popolazione riguardo questa faccenda, non prima di essere sicuro di cosa dire- ha spiegato – Molta gente, dal singolo cittadino all'esperto, si sta muovendo, e dal mio punto di vista avere più fonti per reperire informazioni e per capire in che direzione dobbiamo andare fa solo che bene. Appena sarà il momento, provvederemo ad informare la cittadinanza e grazie al comitato, all'amministrazione comunale, l'opposizione e ai tecnici del settore interpellati, si deciderà come muoversi per interfacciarsi con l'azienda in questione e tutte le entità interessate.

Anche la minoranza consigliare si oppone al progetto

Al contempo anche il gruppo di minoranza consigliare "Spirano in Movimento" ha preso posizione sulla questione attraverso la consigliera Silvia Campisi.

Silvia Campisi, del gruppo "Spirano in Movimento".

La richiesta dell’impresa risale al dicembre scorso, ma è stata riportata sul sito del Comune solo a inizio luglio – ha evidenziato – Per quale motivo si è aspettato di renderla pubblica solo dopo le elezioni? E perché un’impresa di Bolzano si dimostra tanto interessata a realizzare questo impianto proprio a Spirano? Non ultimo: come mai l’Amministrazione non ha chiesto l’opinione della comunità né ha reso partecipe il Consiglio comunale?

Queste le parole della consigliera, rilanciando a sua volta la petizione firmabile online o presso la farmacia De Quarti (circa 700, per ora, le sottoscrizioni raccolte) e creata dal neo-costituito comitato "Terre dei Fontanili", che proprio lunedì sera, in fretta e furia, si è costituito ufficialmente presso la sala Giuseppe Vismara, nominando come proprio referente Roberto Rovelli, tra i primi a muoversi insieme a Premarini per fermare il progetto. Alla riunione di costituzione hanno presenziato anche alcuni rappresentanti di Legambiente, mentre anche il Comitato ha posto l’accento sulla volontà di veder organizzata un’assemblea pubblica al riguardo. Tra le ragioni mosse dal comitato, la poca distanza dell’impianto dal centro abitato e la difficoltosa viabilità, l’impatto paesaggistico e ambientale sul bosco dei fontanili del Conzacolo e la richiesta al Comune affinché siano messe in campo tutte le risorse possibili per produrre osservazioni e prescrizioni, sottolineando in Conferenza dei Servizi le criticità e perplessità della comunità.

Sindaco attendista: "L'Ufficio Tecnico segue le procedure"

Interpellato al riguardo, il sindaco ha ribadito quanto segue:

Yuri Grasselli, sindaco di Spirano
Il sindaco di Spirano Yuri Grasselli.

L’Ufficio Tecnico sta operando seguendo le procedure burocratiche e imposte dalla legge. Provincia, Arpa, Ats e Vigili del Fuoco sono incaricati di valutare e risponderanno con le proprie considerazioni, mentre noi scriveremo presto a questa società per chiederle un incontro e capire il più possibile. Giustamente ho recepito la preoccupazione dei cittadini, che sanno di trovare le mie porte sempre aperte a riceverli e a dialogare, e so anche che è partita una raccolta firme. Prima di rilasciare ulteriori dichiarazioni, però, voglio valutare tutto il possibile per capire il progetto tramite gli organi competenti.

Una posizione prudente e attendista, quella del sindaco, dettata anche dal fatto che il progetto sia ancora fermo in una fase iniziale, e che il Comune, al momento, abbia ben poca voce in capitolo. Del resto, ben più silenzioso, non manca nemmeno il fronte delle voci a favore dell’opera, le quali sottolineano come un digestore di biometano consenta di produrre energia pulita recuperando i gas di scarto dell’allevamento, con un doppio beneficio per agricoltura e ambiente.

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