Brignano approva il nuovo Pgt: stop all'espansione residenziale, "la dimensione ideale del paese è quella attuale"
Approvato a maggioranza il nuovo Piano di Governo del Territorio del Comune di Brignano. Non senza qualche discussione in aula.
Adottato a maggioranza il nuovo Pgt comunale: il documento sarà presentato in assemblea pubblica mercoledì alle 19 a Palazzo Visconti.
"Stop crescita a Brignano, è questa la sua giusta dimensione"
A presentare il Pgt in Consiglio comunale è stato il tecnico estensore, l’architetto Federico Acuto, che ne ha illustrato il contenuto ai consiglieri e ha risposto alle domande più tecniche. Il sindaco Beatrice Bolandrini si è invece soffermata sulla linea politica alla base del documento, guidata dalla ferma volontà di bloccare l'espansione residenziale del centro abitato.
La linea d’indirizzo su cui si siamo mossi è stata quella di porre un freno all’espansione incontrollata del paese – ha spiegato – Abbiamo ridotto di oltre il 40 percento le aree residenziali edificabili, perché riteniamo che Brignano debba attestarsi sulle dimensioni attuali e non arrivare agli ottomila abitanti che qualcuno auspicava anni fa. Alla luce di questo il paese è stato riformulato con una componente più verde e nell’ottica di fermarne il consumo di suolo.
Critica la Lega: "Stop all'espansione perché mancano i servizi"
Il gruppo Lega è intervenuto con il portavoce Stefano Biffi (non ha partecipato alla discussione invece la consigliera Clelia Sabbadini, per interessi diretti da parte del marito, ndr) il quale ha invocato un maggiore coinvolgimento delle parti sociali e ha lanciato – a margine della seduta – una frecciata all’Amministrazione.
Il Pgt generalmente andrebbe fatto a inizio mandato, non alla fine dello stesso, con il rischio di lasciare un ostacolo a chi arriverà dopo e potrebbe avere idee diverse per il paese. Quanto al limite posto all’espansione di Brignano, riteniamo certamente giusto ridurre il consumo di suolo e capiamo l’esigenza dei membri dell’Amministrazione di fermare l’incremento demografico, perché già nella situazione attuale non sono in grado di fornire servizi alla comunità. Figuriamoci se aumentassero i residenti.
Bufera su "Progetto Comune": Galimberti interviene, ma non potrebbe
Ancor più hanno fatto invece discutere le richieste di Noemi Galimberti, la quale solo dopo i propri interventi, ha dichiarato di non partecipare alla votazione perché anch’essa direttamente interessata (attraverso la famiglia del marito, ndr).
"In caso di interesse diretto, non avrebbe dovuto partecipare alla trattazione del punto all’ordine del giorno, come ha fatto Sabbadini. Non è che può scegliere a cosa prendere parte e a cosa no", ha rimarcato Bolandrini al riguardo.
"Mi son limitata a quattro domande politiche per dare voce al mio gruppo, che senza di me non avrebbe voce in Consiglio – si è invece difesa Galimberti – Poi mi sono chiesta se fosse corretto che votassi e ho preferito non farlo, visto l’interesse di miei parenti affini".