Cronaca

Barbata rinasce: il Fontanone torna a popolarsi di anatre

Dopo il massacro degli otto esemplari, un dodicenne ha dato il via a una gara di solidarietà che ha riportato vita e speranza nell’oasi verde.

Barbata rinasce: il Fontanone torna a popolarsi di anatre

Dopo la strage di otto animali, un ragazzo con un gesto esemplare  ha dato il via a una gara di solidarietà che ha riportato vita e speranza nell’oasi verde che ora è tornata piena di vita.

Una violenza che aveva sconvolto la comunità

Solo pochi giorni fa, Barbata,  si era trovata al centro di una vicenda tanto crudele quanto inspiegabile: otto anatre erano state uccise a bastonate e rubate dal parco Roggia del Fontanone. A denunciare l’accaduto era stato il sindaco Vincenzo Trapattoni, che aveva parlato di “Un gesto barbaro, capace di ferire non solo gli animali ma l’intera comunità”. La notizia aveva suscitato indignazione e dolore tra i cittadini, uniti da un sentimento di impotenza davanti all’ennesimo episodio di violenza contro gli animali. Sembrava il preludio a un lento svuotarsi dell’oasi naturale, da anni punto di riferimento per famiglie e bambini.

Il gesto di un bambino che ha acceso la speranza

A cambiare le sorti della vicenda ci ha pensato un dodicenne. Ivan Svanetti, di Vercurago, in provincia di Lecco, ha deciso di donare al parco due delle sue anatre domestiche. Un gesto semplice, dettato dalla compassione, ma sufficiente ad accendere una catena di solidarietà inattesa. La storia di Ivan, resa pubblica sui social dal sindaco, ha colpito profondamente la comunità: in poche ore il ragazzino è diventato il simbolo della rinascita del Fontanone. Il suo esempio ha dimostrato come anche un piccolo contributo possa trasformarsi in qualcosa di molto più grande.

Una catena di solidarietà che continua a crescere

Quella che sembrava una storia destinata a lasciare soltanto rabbia e amarezza si sta trasformando in un racconto di speranza e partecipazione collettiva. La comunità di Barbata ha dimostrato che dalla violenza può nascere una risposta di unità e generosità. E oggi, tra le acque della Roggia del Fontanone, il silenzio della strage è stato sostituito dal chiacchiericcio vivace delle anatre: simbolo di una rinascita che porta con sé il segno della solidarietà.Da quel momento, le donazioni si sono moltiplicate. Cittadini, associazioni e perfino altre amministrazioni comunali hanno risposto all’appello. Oggi, a distanza di una settimana, il parco conta già tredici nuove anatre, arrivate grazie a privati e sostenitori. Il centro auto Del Barba e l’allevatore Roberto Forlani di Pontoglio hanno portato altri undici esemplari; la Federcaccia si è impegnata a fornirne di ulteriori; il Comune di Alzano Lombardo e cittadini come la signora Lisetta e Franco hanno contribuito con nuove anatre e tre oche.

“Piano piano la solidarietà dei bambini e degli uomini si fa sentire – ha scritto Trapattoni su Facebook –. Il Fontanone sta tornando a vivere”.