Amazon resta alta la tensione, la Cgil: “Nessun accordo storico”
A Cividate lo scontro per un verbale d’avvio di esame congiunto che riguarda solo 65 persone su 1.060 dipendenti diretti più diverse centinaia di somministrati.

A Cividate lo scontro per un verbale d’avvio di esame congiunto che riguarda solo 65 persone su 1.060 dipendenti diretti più diverse centinaia di somministrati.
Nuove tensioni
A pochi giorni dalle assemblee e dallo sciopero della FILT-CGIL, il primo in assoluto proclamato e tenuto in un magazzino Amazon della provincia di Bergamo, Pierluigi Costelli della CGIL di Bergamo torna a parlare della situazione di quel sito.
“Quello di cui si è parlato in questi giorni, firmato dalla direzione Amazon con un’altra sigla sindacale, non è un accordo, ma un verbale di avvio di un percorso che non nemmeno è concluso (ed è previsto dal CCNL). - ha detto Costelli - Andrebbe sottolineato che riguarda solo 65 lavoratori sui 1.060 dipendenti diretti, a cui si aggiungono oltre 1.800 contratti in somministrazione attivati a Cividate nel 2023 (come riferito dall’azienda di recente al tavolo di contrattazione nazionale). Quindi, a venire coinvolta dal verbale è una piccolissima parte di persone al lavoro nel sito”.
Presunte irregolarità
La FILT-CGIL conta oltre 130 iscritti a Cividate, cioè più di uno su dieci tra i lavoratori stabili, e da due anni, dal giugno 2022, è riuscita a nominare diversi RSA, i Rappresentanti sindacali aziendali interni, che ad oggi sono cinque.
“Dall’interno del magazzino, i lavoratori da tempo ci segnalano molte irregolarità. Sugli illegittimi controlli mediante telecamere e login chiediamo ad Amazon di aprire una discussione da quattro mesi. - ha detto Costelli - Da tre mesi chiediamo di fare lo stesso sui controlli effettuati in uscita (per i quali l'azienda non ha l'autorizzazione). Sui turni di lavoro dei magazzinieri da ben due anni tentiamo un confronto, sulla rotazione del personale da altri due. La via del tavolo negoziale è stata percorsa più volte, invano. Sono avvenuti diversi incontri ma l'azienda ha evitato ripetutamente di affrontare argomenti importanti per i lavoratori” .
Accordo con la Cisl
Nel verbale firmato da Amazon con la CISL si prevedono possibili novità per i 53 tecnici di manutenzione del dipartimento RME, di cui solo 10 (i senior) sono interessati dalla reperibilità. Il verbale interessa poi altre 12 persone, i cosiddetti formatori/ trainer.
“In pratica Amazon ha scelto di avviare un esame congiunto solo con un sindacato, quello che preferiva, - aggiunge Costelli - quando invece il contratto nazionale prevede che siano presenti tutti gli RSA di tutte le sigle (e la CGIL ha la maggioranza relativa): questo è gravissimo”.
Altra puntualizzazione va fatta sulla questione della presunta novità del “lavoro 5 giorni (invece di 6) a settimana”:
“Non è così. Il giorno di lavoro in meno - solo per la cinquantina di manutentori - è ogni cinque settimane. Cioè ogni cinque settimane si scende da 25 a 24 giorni lavorativi. Sulla questione ricordiamo che Amazon evidentemente si è adeguata, dopo che come FILT-CGIL abbiamo cercato di contrattare al tavolo questa modifica per mesi, finché non abbiamo avviato due cause in Tribunale, con prima udienza a ottobre.- precisa Costelli. L’impressione è che su questo punto Amazon venga incontro alle richieste dei lavoratori per tutelarsi in vista di quelle cause”.
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