A Crema maxi sequestro di serpenti e ragni pericolosi
Denunciata la titolare del negozio: i carabinieri forestali hanno evidenziato inadempienze e carenze documentali.
(nella foto di repertorio un pitone)
E’ di ventuno rettili dei generi Boidae e Pythonidae, più comunemente conosciuti come boa e pitoni, cinque anfibi, un pappagallo e cinque ragni pericolosi il bilancio di quanto sequestrato dai militari della Stazione Carabinieri Forestale di Trescore Cremasco a seguito di un sopralluogo in un negozio di vendita animali di Crema.
Maxi sequestro di serpenti e ragni pericolosi
L’ attività di accertamento, supportata da militari del Nucleo Carabinieri CITES di Milano rientra in una più ampia campagna regionale finalizzata al rispetto della
normativa CITES (Convention on International Trade of Endangered Species – o Convenzione di Washington che ha lo scopo di regolamentare il commercio
internazionale di flora e fauna in pericolo di estinzione). La Convenzione è stata recepita in Italia a con la Legge 150 del 1992.
Nell’esercizio commerciale, oggetto del controllo, sono state rilevate sostanziali carenze e inadempienze documentali in riferimento ai regolamenti e normative per
la legale detenzione ai fini commerciali degli animali posti sotto sequestro.
Non rispettati i divieti sugli aracnidi
Con riferimento agli aracnidi (ragni, scorpioni e tarantole) è stato contestato il non rispetto della Legge 213 del 2013 per la quale, all’ art. 1. “Sono da considerare
potenzialmente pericolosi per l’incolumità e la salute pubblica tutti gli esemplari vivi di aracnidi selvatici, ovvero provenienti da riproduzioni in cattività [...] E' vietato a
chiunque, detenere, commercializzare importare, esportare ”.
Denunciata la titolare
La titolare dell’esercizio è stata deferita alla Autorità Giudiziaria di Cremona. I Veterinari dell’Agenzia di Tutela della Salute (A.T.S.) Valpadana di Crema che hanno supportato i militari dell’Arma, hanno inoltre rilevato irregolarità di natura amministrativa riguardo le corrette registrazioni di altri animali detenuti e inadempienze riferite a impartite prescrizioni di natura sanitaria.
Serpenti: bisogna conoscerli
Riguardo ai rettili e agli anfibi, dal Gruppo Carabinieri Forestali di Cremona si sottolinea che, la detenzione, pur essendone consentita ai privati cittadini previa
legale acquisizione ai fini Cites, questa, sempre e comunque soggiace alle norme in materia di tutela del benessere animale. Spesso, privati cittadini ignorano le
particolari esigenze etologiche delle varie specie e, soprattutto, sottovalutano le importanti dimensioni raggiungibili anche in breve tempo da alcuni Boa e Pitoni.
All’ atto dell’acquisto è necessario pertanto, oltre ad accertarsi della validità della documentazione CITES dell’animale, essere pienamente consapevoli delle necessità
dell’animale (alimentazione, strutture, temperature ecc..), anche e soprattutto per non incorrere nel reato di maltrattamento o la detenzione incompatibile con la natura dell’animale.