Il saluto di Romano a don Valentino, che parte per Roma

Domenica mattina la città di Romano ha salutato Don Valentino Ferrari, l’ex parroco, in partenza per Roma.

Il saluto di Romano a don Valentino, che parte per Roma
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Domenica mattina la città di Romano ha salutato Don Valentino Ferrari, l’ex parroco, in partenza per Roma.

Don Valentino

L’ultima messa di Don Valentino Ferrari a Romano. Domenica la città ha salutato il don che per cinque anni è stato parroco e guida spirituale della comunità romanese. Tante le persone che sul sagrato della chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta hanno aspettato Don Valentino, dopo la celebrazione della funzione religiosa, per rivolgergli un ultimo saluto prima della sua partenza.

Cambio di parroco

Grandi cambiamenti stanno per realizzarsi a Romano. La parrocchia infatti nel corso di questo mese diventerà unica, così come gli oratori. Domenica infatti la città saluterà Don Angelo Giudici, guida della parrocchia San Pietro e Paolo ai Cappuccini. In attesa dell’arrivo di Monsignor paolo Rossi, che arriverà in città domenica 15 settembre. Sarà lui l’unico parroco di Romano realizzando l’unità pastorale della città.

Il saluto finale

"Grazie per essere stato guida, riferimento ma anche occasione di accoglienza. – alcune delle parole del sindaco Sebastian Nicoli al saluto di domenica - Personalmente la ringrazio per come ha saputo essere presente, realmente presente, nelle nostre Fondazioni cittadine. Presente e vicino anche così ai nostri figli più piccoli e ai nostri anziani. Don Valentino, prima di lasciarla andare a Roma, nella parrocchia di S. Giustino che ci regalò don Alberto Mascheretti trent’anni fa, in un simbolico “scambio di doni” a distanza di tempo, la voglio ringraziare anche per l’esempio che ci ha dato con il suo senso di servizio. L’obbedienza, l’umiltà, il silenzio e saper fare un passo indietro per un Bene che si sa più grande di sé…ecco…credo che sia ciò che conserveremo nel cuore di questa Comunità pensando a Lei, caro don Valentino. E questi, specialmente ai giorni nostri, sono insegnamenti rari. Grazie”.

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