Fondazione Zanoncello, l'accusa del nuovo CdA: "Passati dal sogno all'incubo"

Il nuovo CdA della fondazione Zanoncello, che gestisce l'Rsa calcense, ha fatto il punto della situazione economica dell'ente, definendola un incubo.

Fondazione Zanoncello, l'accusa del nuovo CdA: "Passati dal sogno all'incubo"
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Nel corso di un'assemblea pubblica il nuovo presidente della fondazione Zanoncello, Giuseppe Orisio, ha parlato di una "situazione da incubo", con le banche in apprensione per le condizioni economiche della fondazione.

Il cambio di CdA della Zanoncello

La fondazione Zanoncello ha visto un cambio ai vertici nel mese di maggio, quando la sindaca Elena Comendulli ha dichiarato decaduto il precedente Consiglio d'Amministrazione. Il nuovo direttivo, settimana scorsa, ha presentato alla cittadinanza lo stato economico dell'ente.

"Dal sogno all'incubo"

Questo l'esordio del discorso del presidente Orisio, che ha affermato più volte come l'entusiasmo iniziale per la nuova carica sia svanito lasciando spazio alla preoccupazione per le condizioni economiche della fondazione. "Negli ultimi dieci anni - ha dichiarato - il capitale dell’ente è sceso da 3,3 a 2 milioni netti, con un totale negativo di -1,4 milioni. Sono stati aperti mutui fondiari per oltre 5 milioni di euro, e ogni anno paghiamo 278mila euro di debiti".

I compensi del precedente CdA

Nel mirino di Orisio e del nuovo direttivo anche i compensi percepiti dalla precedente gestione della fondazione. "Noi lavoreremo a titolo gratuito per non pesare sulla fondazione, che è in difficoltà - ha chiarito - Il presidente che mi ha preceduto, invece, tra i 285mila euro di stipendio e i 147mila euro di trasferte, è costato alla fondazione 433mila euro. La vicepresidente 100mila".

La risposta: "Pronti alla querela"

Non è tardata la replica del precedente CdA della fondazione. Il giorno seguente all'assemblea pubblica, infatti, l'ex presidente Giovanni Bozzini ha risposto per le rime a Orisio dando la propria versione dei fatti. "La differenza tra ricavi e costi è sempre stata positiva, e trovo incredibile come possa un presidente, che nella vita ha fatto tutt’altro, ergersi in due mesi a censore e giudice di chi lo ha preceduto" ha dichiarato Bozzini, che si è detto pronto a risolvere la questione in tribunale.

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