Salvini sciacallo, a Zingonia i cartelli contro il vicepremier

Affissioni contro il ministro dell'interno sul cantiere delle torri. Ecco chi è stato e perchè.

Salvini sciacallo, a Zingonia i cartelli contro il vicepremier
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E' previsto per questa mattina alle 10 l'arrivo di Matteo Salvini a Zingonia. Ma c'è chi non ci sta. Proprio sul guard rail giallo che circonda le torri i militanti di Potere al Popolo hanno affisso dei manifesti contro il vicepremier.

"Salvini sciacallo"

Ad affiggere i manifesti con le scritte contro il ministro dell'Interno i membri di Potere al Popolo Bergamo, che hanno spiegato il perchè del loro gesto "Salvini torna cercando di far passare ancora una volta il degrado delle torri come un problema creato dai migranti e non come un problema di mancata gestione territoriale. Torna strumentalizzando la vicenda, continuando la sua campagna di odio, facendosi vedere nelle torri, dove è già iniziato l'abbattimento, come il paladino della giustizia. È proprio per l'arrivo di Salvini a Zingonia che abbiamo voluto lasciargli scritta in chiaro la nostra idea e quella di tanti.  Perché le cose non stanno come lui ce le racconta, la storia di Zingonia è molto più complessa. Salvini torna con la sua solita arroganza, torna a pochi giorni dal lancio del suo decreto bis. Un decreto che, ancora di più rispetto al precedente, mira ad azzerare la solidarietà e l'umanità".

Di chi è la colpa?

"Ma la cosa che ci fa ancora più rabbia - proseguono gli esponenti di Pap -  è che se ci fosse stata più volontà, le torri avrebbero potuto avere un altro futuro, e insieme a loro i suoi abitanti. Erano state vendute come gioielli, come modello di architettura e di convivenza. Tutto questo rappresenta un paradosso. Zingonia non è un Comune, non è un quartiere. E’ un’utopia infranta, un’ambizione spezzata. Tutto questo non può che essere colpa di un territorio abbandonato a se stesso, senza la presenza di un Comune, di una Provincia, di una Regione, di uno Stato.

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