Scarcerato ed espulso dall'Italia il piromane di via Pontirolo
A marzo, fuori di sé, aveva dato fuoco alla sua palazzina.
La Polizia di Stato di Treviglio ha prelevato all’uscita del carcere ieri mattina A. A. detto "Moser", 20enne cittadino egiziano residente a Treviglio. E l'ha accompagnato all’aeroporto di Malpensa, dove con scorta è stato caricato su un aereo e rimpatriato in Egitto.
Il piromane di via Pontirolo
Mosè era balzato agli onori della cronaca il 17 marzo scorso, quanto era stato arrestato dalla Polizia di Treviglio dopo che con una tanica di benzina aveva dato fuoco alle cantine ed alla scala del famigerato condominio di via Pontirolo 26. Lo stabile degradato era stato trasformato in luogo di spaccio dall’arrestato e da suo padre, il noto Tyson. Un analogo incendio era avvenuto due settimane prima.
I precedenti di Moser
Moser era già stato arrestato in passato e denunciato per reati concernenti lo spaccio di stupefacenti, oltre che per aver accoltellato da minorenne un coetaneo per questioni di denaro. Tempo prima anche il padre Tyson era stato arrestato per spaccio e da ultimo era stato nuovamente arrestato in attesa di estradizione su mandato di cattura internazionale perché condannato all’ergastolo in Egitto. L’espulsione di Mosè è stata disposta dall’Ufficio Immigrazione ed eseguita dal Commissariato di Treviglio, superate alcune difficoltà burocratiche legate tra l'altro al fatto che l'uomo ha una compagna italiana e un figlio.
Nella foto in evidenza: Tyson e Moser (a destra)