Spino incontra Acquasanta Terme per contribuire a ricostruire il teatro "terremotato"
Ieri, sabato, hanno partecipato tantissime persone per aiutare e essere solidali con il Comune marchigiano colpito dal sisma
Spino incontra Acquasanta Terme: un contributo per ricostruire il teatro "Casa dei Combattenti", distrutto dal sisma dello scorso anno.
Il teatro dei Combattenti di Acquasanta tornerà a vivere grazie alla solidarietà degli spinesi
Il teatro Casa dei Combattenti di Acquasanta Terme nelle Marche tornerà a vivere grazie alla solidarietà dei cittadini spinesi. Ieri sera, in cascina Carlotta, sono iniziati i due giorni di festa per la raccolta di fondi a favore del progetto di aiuto, ma è solo una delle tante iniziative promosse dal Comitato Permanente che raggruppa sotto la regia comunale il volontariato locale, tutte indirizzate a contribuire in modo sostanzioso alla ricostruzione dopo lo sciame sismico che ha distrutto o reso inagibili tante strutture pubbliche e private del comune marchigiano.
Ospite d'onore l'assessore al Turismo di Acquasanta
Ospite d'onore Elisa Ionni, assessore di Acquasanta Terme al Turismo, alla Cultura e ai Servizi Scolastici. "Gesti come quelli di Spino d'Adda ci fanno sentire meno soli", ha commentato l'assessore in visita. Molti edifici di Acquasanta sono inutilizzabili e, in particolare, il teatro è sempre stato un punto d'incontro, unico nel Comune, è inagibile. "Il 31 luglio valuteremo i progetti per la sistemazione di edifici colpiti da inagibilità lieve, il 30 dicembre quelli per inagibilità più importanti - ha spiegato la Ionni - Tra questi c'è anche il teatro comunale, che oggi è chiuso, inaccessibile".
In cucina e ai tavoli oltre 70 volontari
La cifra dipenderà dalla due giorni di festa, che ha impegnato settanta volontari tra cucina e tavoli, ma anche tante proposta collaterali (come la posa della damigiana della solidarietà in Municipio). "Non sappiamo ancora di quale entità - specifica il primo cittadino spinese - ma con certezza possiamo dire che ci siamo impegnati per renderci partecipi, coinvolgendo la nostra comunità. Abbiamo agito con pazienza e coerenza, secondo le indicazioni che ci erano state date della prefettura, che ha ribadito a più riprese l'importanza di agire non nel primo momento di emergenza ma nelle fasi successive. Abbiamo la certezza di aver lavorato nel modo migliore".