Estorsione e rapina aggravata: in carcere Pino Romano
Uno degli esponenti più noti della "mala" romanese.
Stamattina i carabinieri hanno accompagnato in carcere a Bergamo Giuseppe "Pino" Romano, uno degli esponenti più noti della "mala" romanese, colpito da una condanna definitiva per estorsione e rapina aggravata in concorso.
In carcere Pino Romano
Dopo la dichiarazione di inammissibilità del ricorso per Cassazione, il Tribunale di Brescia ha emesso il provvedimento restrittivo a carico dell’uomo, con alle spalle già altri precedenti penali. La condanna definitiva è di 5 anni e mezzo di reclusione, ai quali va comunque decurtato il periodo di custodia cautelare in carcere già espiato dall’uomo. In sostanza il residuo pena è di circa 5 anni, oltre alle pene accessorie applicate dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici e dell’interdizione legale per la stessa durata della pena, per i reati di estorsione e rapina aggravata in concorso per fatti risalenti al 2012 e compiuti dal 60enne in provincia di Brescia.
L'indagine Squalo su Pino Romano
Tutto nacque all’epoca dall’indagine “Squalo” del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale carabinieri di Brescia. Stamattina per l'uomo si sono aperte le porte del carcere di via Gleno a Bergamo.